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La disciplina dei comportamenti individuali - Coggle Diagram
La disciplina dei comportamenti individuali
Lo stato e l'individuo
Censore: procedere al censimento dei cittadini e alla rilevazione dei patrimoni individuali, in modo da assegnare una delle classi di censo che formavano i comizi centuriati
Dopo riconosciuta la supervisione sui comportamenti individuali, un cavaliere o un senatore potevano essere colpiti dalla nota censoria (pubblico biasimo che comportava la decadenza dal rango)
La politica di Augusto sulla famiglia
Augusto cercava di accentrare su di sè parte delle funzioni dei censori repubblicani
Convinzione che crisi della repubblica romana fosse dovuta alla crisi dei valori tradizionali degli antenati (mos maiorum)
Augusto si presenta come il fautore di un ritorno alla tradizione
Interventi si concentrano nella sfera familiare e sul matrimonio
Cercava di favorire sia i matrimonio sia le famiglie numerose: privilegi e incentivi per chi avesse almeno tre figli
Privilegi per uomini: via preferenziale per accesso alle cariche pubbliche.
Privilegi delle donne: affrancamento della tutela (rappresentare da un tutore maschio)
Mira di accrescere il numero dei cittadini, futuri soldati di Roma e futuri amministratori della città
La repressione dell'adulterio
Prima repressione era stata affidata ai familiari coinvolti
Marito era riconosciuto il diritto di uccidere la moglie sorpresa in flagrante
Con Augusto lo stato si occupava di processare le donne accusate di adulterio e di fissare la pena da attribuire loro e agli amanti
Istituito un tribunale permanente specializzato in questo genere di accuse
Accusa di adulterio poteva essere formulata da qualsiasi cittadino
Idea era che il buon comportamento delle donne fosse una questione di interesse pubblico
L'accusa di adulterio colpì la figlia di Augusto, Giulia, e sua nipote, che furono entrambe esiliate.