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TESTO NARRATIVO - Coggle Diagram

- - - - 3 NARRAZIONE IN PROSA
        
        4 NARRAZIONE IN VERSI
        
        5 DIFFERENZE TRA RACCONTO E ROMANZO
        
        il racconto è una forma narrativa breve incentrata su pochi personaggi di cui viene offerto un sintetico ritratto psicologico.
        
        il romanzo è una forma di narrativa più lunga dove le vicende dei personaggi sono intrecciate in una trama complessa e avvengono in un lungo periodo di tempo
        
        i testi narrativi in versi sono i poemi epici antichi come: l'Iliade e l'odissea, la Divina Commedia di Dante e l'Orlando furioso di Ariosto. Rientrano tra i testi narrativi in versi le canzoni, le ballate, madrigali e i sonetti
        
        i testi narrativi in prosa si sono distinti in due principali generi che a partire dal 1600 sono le forme più moderne di narrazione
        
        racconto
        
        oltre a queste troviamo: miti, leggende, novelle, favole e fiabe
        
        romanzo
      - è la voce che racconta la storia
        
        NARRATOLOGIA: è la disciplina che esamina tutti gli elementi e i meccanismi che costituiscono una narrazione
- - - - di tipo
        
        REALISTICO
        
        FANTASTICO
        
        possono essere
        
        favole
        
        protagonisti
        
        animali o piante
        
        fiaba
        
        contiene
        
        elementi magici
        
        leggenda
        
        spiega
        
        usanze degli uomini/fatti reali
        
        mito
        
        spiega
        
        origine universo, terra e esseri umani
      - attraverso
        
        LUOGHI
        dove si svolgono i fatti
        
        FATTI
        
        sono successione di eventi che possono essere raccontati secondo
        
        ordine cronologico
        
        flashback
        
        PERSONAGGI
        che agiscono
  - - - che può parlare in
        
        prima persona
        
        chi racconta
        
        è uno dei personaggi
        
        terza persona
        
        chi racconta
        
        non è uno dei personaggi
- - - - 3) TESTI REGOLATIVI
        
        4) TESTI INFORMATIVO-ESPOSITIVO
        
        5) TESTI ARGOMENTATIVI
        
        testi che vogliono sostenere con argomentazioni una precisa opinione su un argomento.
        
        ad esempio: gli articoli di fondo dei giornali, i trattati scientifici, i discorsi degli uomini politici
        
        testi che informano attraverso spiegazioni, con lo scopo di accrescere o modificare le conoscenze del destinatario
        
        ad esempio: le voci dell'enciclopedia, i manuali scolastici, i saggi(di lettura, storia, medicina, ecc.), cronache giornalistiche, relazioni scientifiche
        
        testi che dettano regole in forma di ordini, istruzioni, obblighi, divieti, permessi.
        
        possono essere:
        
        rigidi e schematici (leggi, regolamenti, istruzioni d'uso)
        
        liberi e variati (manuali di comportamento)
      - raccontano un fatto o un avvenimento o una serie di eventi che si svolgono nel tempo, incentrati su una o più persone.
        
        Lo scopo può essere:
        
        -letterario, quando non ha finalità pratiche, ma di origine estetico(romanzi, novelle, fiabe)
        
        -pratico, per informare, tramandare avvenimenti degni di memoria (diari, autobiografie, articoli giornalistici di cronaca)
- - - - flashback
        
        interrompere il flusso della narrazione per richiamare episodi che sono avvenuti prima del punto della storia in cui si trova
        
        usando il flashback e quindi "saltando" alcuni eventi avvenuti in precedenza e necessari per comprendere gli sviluppi successivi della storia, egli stimola la curiosità di chi legge, che è portato a fare ipotesi su quanto non sa: ciò crea l'effetto della suspense, tipico, ad esempio, del romanzo giallo. Esso infatti inizia con il ritrovamento del cadavere e solo alla fine, tramite un flashback, si scopre chi ha commesso il delitto.
        
        si può riconoscere dalle locuzioni temporali, come "un tempo", "anni prima", "ieri", "due anni fa", "quand'ero un ragazzo", oppure da tempi verbali che indicano anteriorità.
      - flashforward
        
        altre volte in una storia vengono anticipati episodi che accadranno in futuro: in tal caso si ha una prolessi o anticipazione (in inglese flashforward). La prolessi è segnalata da tempi verbali che indicano posteriorità, oppure da espressioni temporali come "in seguito", "tempo dopo", "di lì a qualche anno", "il giorno dopo" e "alla fine del mese"
        
        i flashforward tendono a spostare l'interesse di chi legge dal "che cosa succede" al "come succede": per esempio, se in un romanzo di avventura sappiamo già che il protagonista sopravvive, ci concentriamo maggiormente su quali sono i processi o le qualità che lo hanno portato a salvarsi che non sulla pericolosità delle imprese
      - inizio in medias res
        
        in alcuni casi, la storia ha inizio in medias res (espressione latine che significa "nel mezzo dei fatti"): il lettore, cioè, si trova catapultato direttamente nel pieno svolgimento della vicenda, recuperando solo nel corso del racconto, attraverso i flashback, ciò che è accaduto
    - - e quindi disponendo gli eventi secondo il "prima" e il "dopo"
        
        per fabula si intende la successione logico-cronologica degli avvenimenti secondo il loro ordine naturale
    - - nell'intreccio invece l'autore sceglie in che ordine disporre gli eventi