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LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE - Coggle Diagram
LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Durante la seconda metà dell'Ottocento si verifica la seconda Rivoluzione Industriale caratterizzata dall'uso di nuove fonti di energia e dalla nascita dei processi produttivi
L'economia varia e nasce il ceto medio, prende vita il cosiddetto consumo di massa.
nascono anche nuove invenzioni in grado di rivoluzionare il mondo della comunicazione.
scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche danno il via alla Seconda Rivoluzione Industriale
vengono creati i grandi magazzini
vengono scoperti l'elettricità ed il petrolio in grado di sostituire il carbone
produzione dell'acciaio a costi inferiori
messa a punto di nuovi macchinari
aumento della produttività grazie ai processi produttivi
ampliamento delle reti ferroviarie
possibilità di trasporto merci in modo veloce
florido periodo per il mondo della chimica
sviluppo di materie plastiche, coloranti per tessuti, vernici, nuovi farmaci, fertilizzanti
sviluppo agricolo
invenzioni quali frigoriferi e dinamite
Taylorismo
suddivisione e semplificazione in passaggi delle fasi produttive in fabbrica
costo di produzione più basso e prezzo di vendita inferiore
produzione di massa
Henry Ford inventa la catena di montaggio
gli operai facevano un solo gesto e lo ripetevano su ogni pezzo
Società per azioni
necessità di grandi capitali per grandi industrie
le banche si specializzano nella raccolta di risparmi da investire nelle imprese
nascono le S.P.A dove l'imprenditore raccoglie i soldi per far nascere la sua impresa vendendone le azioni.
Il mercato globale
aumento della produzione e possibilità di trasportare velocemente le merci danno origine al mercato globale
le economie dei paesi erano interconnesse tra loro
i prodotti industriali dei Paesi più sviluppati facevano concorrenza ai prodotti interni.
ESEMPIO
L'Italia produce bulloni a prezzo 35 e li esporta in America a prezzo 37, i bulloni prodotti in America costano prezzo 40.
avviene il cosidetto crollo dei prezzi
La crisi economica
1870, la sovrapproduzione ed il mercato globale diedero vita alla prima crisi economica
venivano prodotti più beni di quanti potessero venire venduti, le imprese più piccole fallirono e tutti i paesi adottarono politiche proibizionistiche
misero una tassa sui prodotti esteri in modo da alzare il prezzo e favorire quelli nazionali