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DAGLI STATI GENERALI ALLA RIVOLUZIONE - Coggle Diagram
DAGLI STATI GENERALI ALLA RIVOLUZIONE
1) Si aprirono il 5 maggio del 1789. Nei quaderni di lamentele i sudditi avevano indicato le loro principali esigenze, in questo modo gli Stati Generali avevano un'idea chiara dei problemi della nazione.
Gli Stati Generali erano costituiti da 1139 rappresentanti dei tre ordini:
270 eletti dalla nobiltà
291 dal clero
578 dal Terzo stato
2) PRIMA QUESTIONE DA AFFRONTARE ERA IL SISTEMA DI VOTAZIONE
In particolare, gli aristocratici volevano che ciascun ordine esprimesse un solo voto, per cui nobiltà e clero uniti nel voto avrebbero avuto la maggioranza necessaria per conservare gli antichi privilegi.
Il terzo stato, invece, sosteneva una votazione per testa, sicuro del fatto di avere già la maggioranza.
3) Il Re opponendosi alle istanze di rinnovamento non fece altro che istigare le posizioni più radicali, difatti, il Terzo stato si proclamò unico rappresentante della nazioni e si definì ASSEMBLEA NAZIONALE.
il Terzo stato in una sala destinata al gioco della pallacorta, giurarono di non sciogliersi finché non fosse stata promulgata una Costituzione.
per questa ragione si parla di Giuramento della pallacorta
il re a questo punto riconobbe l'Assemblea questo nuovo organismo prese il nome di Assemblea Nazionale Costituente.
Nazionale perchè rappresentava tutta la Francia.
Costituente perchè aveva l'obiettivo di fornire una Costituzione al paese.
4) la situazione precipitò quando a Parigi si diffuse la notizia che il re stava raccogliendo l'esercito intorno a Versailles per sciogliere l'Assemblea costituente
ciò scatenò una vera e propria ribellione del popolo parigino che distrusse la Bastiglia il 14 luglio del 1789. L'evento fu considerato l'inizio della Rivoluzione.
Venne organizzata una milizia volontaria, cioè la Guardia Nazionale sotto il comando del generale La Fayette.
5) intanto nelle campagne i contadini iniziarono a ribellarsi, assalendo i castelli dei signori.
questo generò un'ondata di panico generale che da molti storici viene indicata come la "grande paura"
in effetti la mobilitazione contadina preoccupava non solo i nobili ma anche i borghesi proprietari di terre.
L'Assemblea Costituente cercò una soluzione , così il 4 agosto del 1789 venne sancita l'abolizione delle corvées e degli altri obblighi feudali dei contadini, dietro pagamento di un riscatto in denaro.
Tuttavia, non tutti i contadini avevano la possibilità economica per pagare tale il riscatto, ciò determinò ancora altri anni di agitazione, finché i privilegi non furono aboliti senza indennità.
L'Assemblea Costituente divise il territorio nazionale in 83 dipartimenti con gli stessi doveri verso l'amministrazione centrale.