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AZIONI AUTORIZZATE DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA (peace-inforcement),…
AZIONI AUTORIZZATE DAL CONSIGLIO DI SICUREZZA (peace-inforcement)
interventi militari degli stati membri disponibili, autorizzati dal consiglio, con l'
obbiettivo
di mantenere o ristabilire la pace in determinate situe
operazioni militari ad hoc, con natura coercitiva, che impongono la pace mediante la sconfitta dello stato aggressore
per ovviare alla mancanza di forza militare propria, il CdS ha convenuto la disposizione della
delega all'uso della forza armata
attribuita agli stati membri disponibili all'intervento
la decisione riguardo all'occasione di ricorso alle armi spetta al CdS,
MA
sono gli stati membri a costituire le operazioni
compatibilità della delega all'uso della forza armata con il modello centralizzato di gestione della forza armata previsto dalla carta
sono un legittimo adattamento perchè basate sull'impossibilità che ha il consiglio di disporre dei mezzi necessari
argomento
effetto utile
: considerato giusto su parere consultivo della CorteIntDiGiust
argomento
per analogia
autorizzazione all'uso di accordi per azioni coercitive sotto la direzione del CdS (ex art. 53)
legittima difesa (ex art.53)
essenziale che il CdS conservi una forma di controllo sulle azioni armate autorizzate
indicare nella risoluzione chiaramente gli obbiettivi e i limiti temporali della risoluzione --> da cui si valuteranno l'opportunità e l'adeguatezza delle azioni poste in atto
in assenza di indicazioni precise, l'adeguatezza si valuta secondo la
proporzionalità e necessità
in relazione agli obbiettivi indicati e alle norme del diritto umanitario a tutela dei diritti umani
ambiguità nelle risoluzioni comportano il fenomeno delle
presunte autorizzazioni
pericolosa tendenza all'unilateralismo da parte di stati che intendobo avvalersi della forza armata
il CdS deve predisporre un sistema di controllo sullo svolgimento delle azioni
primo episodio > '50 - la Corea del Nord aggredisce la Corea del Sud e l'Onu interviene per ristabilire lo status quo
modalità, esigenze e finalità sono assai diverse tra loro >
cumulo di giustificazioni giuridiche
utilizzo di mezzi necessari volto a legittimare operazioni militari più complesse
interventi autorizzati per realizzare finalità umanitarie
logica della legittima difesa collettiva
alcuni stati tentano di reperire autorizzazioni implicite in risoluzione che non contenevano espressamente quest'obbiettivo
US, AUSTRALIA, GB promuovono l'uso della forza contro l'IRAQ pur mancando un autorizzazione esplicita
si giustificano con la
legittima difesa declinata in via preventiva
+ inadempimento dell'iraq all'obbligo di disarmo sottoscritto
la modalità si consolida nel '90
CdS autorizza all'uso dei mezzi necessari per ottenere la liberazione del kuwait > ristabilire pace e sicurezza
CdS autorizza 50 stati membri a costituire una
coalizzazione militare
per liberare l'Iran
RESPONSABILITA' DI PROTEGGERE
Corollario della
sovranità territoriale
ogni stato ha la responsabilità di proteggere il proprio popolo da abusi dei diritti fondamentali ed evitare che sul proprio territorio vengano commessi crimini
spesso lo stato si ritrova nella situa di incapacità di far fronte a queste responsabilità o è egli stesso a causare, con forze armate, danno ai propri cittadini
legittimo l'intervento dell'intera comunità internazionale al fine di adempiere alla resp, di proteggere, in via
sussidiaria e sostitutiva
non unilateralmente
e
dietro sollecitazione del CdS
a sostenere gli interventi armati umanitari
2011 -
conflitto interno in Siria
vede l'uso di armi chimiche contro le forze di opposizione
US, GB, FR intervengono con un attacco missilistico contro le basi militari siriane
GB giustifica l'intervento in quanto
volto a far cessare crimini contro l'umanità
basandosi su
3 argomentazioni
obbiettivamente chiara l'inestenza di un'alternativa all'uso della forza -->
necessità
l'uso della forza risulta
proporzionato
all'obbiettivo, cioè salvare vite umane
sussite al prova di una
situazione di emergenza umanitaria
su larga scala
intervento del CdS bloccato > RUS e CIN si oppongono a qualsiasi intervento coercitivo