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I fiumi o la consapevolezza - Coggle Diagram
I fiumi o la consapevolezza
POESIA di Ungaretti,
(1919-1931, varie edizioni), scritta al
fronte
, ripresa dopo la fine della
prima guerra mondiale
Ungaretti soldato arruolato volontario.
Fante in trincea
Come un diario, data e luogo. Poesia
autobiografica
PRIMA PARTE: esperienza al fronte
, sul Carso, fiume Isonzo, confine orientale. Siamo nel 1916
è
notte
, c'è la luna che illumina lo spazio tra le due trincee. L'
albero è mutilato
come le persone dalla guerra.
Accucciato in un avvallamento naturale (
DOLINA
), è rimasto indietro durante la ritirata
"che ha il languore/ di un
circo
"
La dolina richiama il circo degli interventisti, chiassosi
Primo flashback: la mattina bagno nell'Isonzo
Come una
reliquia
, accarezzato dall'acqua del fiume. Attimo di tregua
"come un
acrobata
sull’acqua" incerto, in bilico tra vita e morte
:
"panni
sudici di guerra", la
guerra NON è IGIENE
del mondo
Beduino, richiamo al
SACRO
, la guerra non rispetta la vita
Con la mente è là, trova pace , in armonia con il tutto, una fibra dell'universo
SECONDA PARTE:
Biografica
, ripercorre i suoi
fiumi
1) Il
Serchio
, toscana, vicino a Lucca, terra dei suoi genitori
2)
Nilo
, genitori emigrati per lavoro (Canale di Suez), dove è nato
3)La
Senna
, a Parigi dove ha studiato, conosce artisti delle avanguardie e se stesso
L'
Isonzo è il qui e ora.
La sua vita è diventata di
tenebre
, colore della morte
"Corolla di tenebre": metonimia, metafora e ossimoro