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IL TEATRO DI CARLO GOLDONI - Coggle Diagram
IL TEATRO DI CARLO GOLDONI
Carlo Goldoni nasce il 25 febbraio a Venezia e muore a Parigi il 6 febbraio 1793.
Nel1757 Carlo si stabilisce a Venezia dove resta per dieci anni, e per fare fronte alle sue difficoltà economiche si mette a scrivere a ritmo per i teatri cittadini.
A Venezia si parla molto della riforma goldoniana del teatro e nel 1750 egli si propone di spiegarla al pubblico ed afferma di aver ricavato le sue commedie dalla meditazione su due "libri" "il
Mondo e il Teatro".
UN PERCORSO NON LINEARE MA CREATIVO
Nei
Memoires
e nelle
Prefazioni
Carlo offre molte informazioni sulla vita e sulla carriera di scrittore per il teatro.
In questi testi egli compie una ricostruzione a posteriori della sua esistenza infatti il suo intento è quello di offrire un
'immagine serena e bonaria di sè
e di delineare uno
sviluppo coerente della riforma
da lui introdotta nella commedia del Settecento.
Goldoni oscilla per molto tempo tra la professione di
avvocato
e quella di
scrittore
e infatti egli compie un percorso umano e creativo pieno di
difficoltà e incertezze
Il giovane Carlo segue il genitore a Perugia in seguito inizia a studiare filosofia a Rimini dove racconta di essere fuggito per mare nel 1721 su
una barca con una compagnia di teatranti
per spirito di avventura e desiderio di rivedere la madre; in seguito con il consenso del padre passa agli studi di legge ed entra nel collegio Ghislieri di Pavi, dopo qualche tempo prende il titolo di "
avvocato veneto"
e nel frattempo torna a Venezia inizia a scrivere intermezzi,
testi per melodrammi e per le tragedie in musica
LA RIFORMA DEL TEATRO COMICO
Goldoni è attivo nell'ambiente vivace di
Venezia
"capitale" del teatro italiano e in questo contesto intraprende un percorso che lo porta a
rinnovare il genere della commedia
.
Nel Settecento la scena comica era dominata dalla
Commedia dell'Arte
caratterizzata da una comicità buffonesca ma avvolte volgare e prevedeva una breve traccia di azione, il "canovaccio" o "scenario".
CARATTERISTICHE:
-recitazione improvvisata
-personaggi fissi e riconoscibili
-uso di maschere e costumi
Goldoni attua una riforma una riforma graduale di questo genere teatrale
CARATTERISTICHE: più vicine alla vita reale
-la verosomiglianza
-abbandono delle maschere
-abbandono dei nomi tradizionali
-riguarda la lingua, utilizzo del toscano parlato e dialetto veneziano
-sostituisce ai canovacci copioni veri e propri
-rende gli intrecci più coerenti
La realtà è rappresentata è quella contemporanea dove risalta in particolar modo la
borghesia
Carlo Goldoni critica l'oziosità e l'arroganza mentre osserva con simpatia e affetto la vita quotidiana dei
popolani veneti
che trovano sempre spazio nelle sue commedie
LE OPERE MINORI
Goldoni è autore di numerosi intermezzi , drammi giocosi e seri di musica
Intorno gli anni Settanta inizia a redigere le
Memorie italiane
prefazioni autobiografiche alle edizioni delle commedie un progetto che in seguito riprende a Parigi con i
Mèmoires
percorso esistenziale e drammaturgico.
LA LOCANDIERA
Opera scritta nel 1752 ha come protagonista Mirandolina la proprietaria di una locandiera , dotata di fascino e di intelligenza ed è corteggiata da tutti gli ospiti tranne che dal burbero Cavaliere di Ripafratta che ostenta la propria misoginia, offesa dal suo disprezzo la locandiera lo seduce, per pio sposare il fedele servitore Fabrizio.
La commedia è stata tradizionalmente letta come uno
specchio della società veneziana
, con le sue figure sociali tipiche
Dopo la provocatoria messa in scena del regista Luchino Visconti, le interpretazioni critiche della commedia si sono moltiplicate facendo emergere vari aspetti:
-il narcisismo
-la volontà egoistica di dominio sugli altri della sua protagonista
-il tema della finzione che accumula tutti i personaggi
-il valore emblematico dell'astuzia di Mirandolina che rappresenta l'arte teatrale