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Questione della lingua - Coggle Diagram
Questione della lingua
Rinascimento
qual è la lingua più adatta per le opere letterarie?
Dante Alighieri
volgare come lingua "illustre
ne parla nel "De Vulgari Eloquentia"
pubblico più ampio
superiore al latino
ma nessun volgare è adatto
anche se lui utilizza il fiorentino
Pietro Bembo
modello classicista
si ispira a Boccaccio e a Petrarca
volgare fiorentino del 1300
scrive la sua tesi nel "Le prose della Volgar Lingua"
Niccolò Machiavelli
tesi fiorentinista
sosteneva che la lingua da utilizzare fosse il fiorentino contemporaneo, parlato
in contrasto con Gian Giorgio Trissino
Gian Giorgio Trissino
sostiene una lingua frutto di una mescolanza dei vari volgari italiani
Vincenzo Calmeta
modello basato sulla lingua della corte papale
non nega la lingua fiorentina come lingua comune
Baldassarre Castiglione
teoria cortigiana
non nega il modello toscano degli autori trecenteschi
Manzoni
riprende tale questione nell'Ottocento
manzonismo come soluzione al problema
il
fiorentino
è considerata lingua universale per le opere letterarie