Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Muscolo scheletrico, Studiate attraverso miografo = bilancere, un'…
Muscolo scheletrico
Contrazione muscolare
Dato dallo slittamento delle bande sottili sulle bande spesse provocando accorciamento del sarcomero la cui lunghezza coinciderà con quella della banda A. I FILAMENTI MANTENGONO INVARIATA LA PROPRIA LUNGHEZZA.
- Teste della miosina hanno duplice sito di attacco, uno per actina ed uno per ATP. Affinità della miosina per actina è massima quando non lega ATP, cosa che accade solo nel rigor mortis. Teste della miosina formano angolo di 45° con filamenti di actina.
- In condizioni fisiologiche testa della miosina lega una molecola di ATP ed ha attività ATPasica per cui scinde ATP in ADP-fosfato che rimangono legati alla testa della miosina.
- Energia che si libera dalla scissione dell'ATP determina legame di actina e miosina, viene liberato fosfato e spostamento di 45° della testa della miosina che forma ora con il filamento di actina un angolo di 90°.
- Miosina ritorna alla sua posizione originale --> miosina nel tornare ad un angolo di 45° porta con sè actina permettendo accorciamento del sarcomero.
- Viene liberato anche ADP per cui miosina può legare altro ATP e determinare una nuova contrazione.
Modalità di contrazione
Due modalità che nella dinamica della contrazione rappresentano due eventi successivi: prima muscolo sviluppa tensione a lunghezza costante, poi, quando tensione sviluppata ha raggiunto stessa enità del carico,si ha contrazione isotonica.
-
-
Caratteristiche della scossa muscolare
Scossa muscolare = risposta della fibrocellula muscolare al singolo pdA.
- Miocardio: durata pdA = durata contrazione per cui scossa muscolare semplice = l'unica modalità di contrazione.
- Muscolo scheletrico: fenomeno elettrico (2 ms) dura molto meno del fenomeno meccanico (10-100 ms) per cui è possibile che cellula muscolare scheletrica ritorni ad essere eccitabile ancora prima che scossa muscolare finisca di essere attuata. In base alla frequenza di scarica del motoneurone diversi fenomeni
Frequenza di scarica bassa: il primo pdA genera scossa muscolare che ha tutto il tempo di esaurirsi prima dell'arrivo del secondo pdA
Frequenza di scarica alta: la scossa geenrata dal primo pdA è ancor ain atto quando arriva il secondo pdA quindi si ha la formazione di scossa composita.
Subtetano o tetano incompleto = si ha fusione delle scosse muscolari ma si distinguono cmq ancora i singoli picchi.
Tetano completo= i picchi del pdA non si distinguono più.
-
Fibre muscolari - struttura
Sincizio anatomico = derivano dalla fusione di più cellule muscolari embrionali, quindi polinucleate.
Presentano sarcolemma che si invagina nella cellula muscolare (in corrispondenza dei dischi Z) formando i cosiddetti tubuli T e sarcoplasma che contiene al proprio interno mitocondri, glicogeno, reticolo sarcoplasmatico (stretto rapporto con tubuli T) e miofibrille che rappresentano componente contrattile.
Struttura della miofibrilla
Due proteine contrattili:
- Actina che con troponina e tropomiosina forma filamenti sottili;
- Miosina che forma filamenti spessi.
Le due tipologie di filamenti si associano formando unità contrattile del muscolo = sarcomero.
Sarcomero = struttura compresa tra due dischi Z. Lunghezza varia da 1.5 micron del muscolo completamente contratto, a 3.5 micron del muscolo cmpletamente disteso con lunghezza ottimale di circa 2.4 micron.
Diversa disposizione dei filamenti spessi e sottili determina presenza di bande scure e chiare che prendono diversi nomi. Dal disco Z verso centro del sarcomero:
- Banda I: chiara per la sola presenza dei filamenti sottili;
- Banda A formata da parte scura per sovrapposizione delle due tipologie di filamento e parte chiara per presenza dei soli filamenti spessi detta banda H.
- Linea M: al centro del sarcomero, tra due bande H.
Componenti
Fibre muscolari unite a formare dei fasci che, assieme a connettivo, vasi e nervi, formano nel complesso il muscolo.
Accoppiamento eccitazione-contrazione
Triade sarcoplasmatica composta da tubulo T (invaginazione sarcolemma in corrispondenza del disco Z) e cisterna terminale del reticolo sarcoplasmatico, principale deposito di calcio intracellulare. In corrispondenza del tubulo T recettore diidropiridinico che rileva variazioni del pdM ed è collegato al recettore rianodinico della cisterna terminale che funziona come canale ionico permettendo uscita del calcio.
Arrivo del pdA: recettore diidropiridinico rileva la viariazione di pdM, cambia conformazione ed attiva recettore rianodinico che si apre facendo uscire calcio nel sarcoplasma. Nel sarcoplasma miofibrille di actina e di miosina: in genere sito di legame di miosina su actina è occupato da tropomiosina, a sua volta legata a troponina che possiede 3 sub di cui una lega calcio.
Quando viene liberato calcio questo si lega a sub della troponina che cambia conformazione spostando la sub legata alla tropomiosina, quindi liberando sito di legame della miosina --> miosina si lega, si libera fosfato ed avviene colpo di forza.
Studiate attraverso miografo = bilancere, un'estremità lega un capo del muscolo, l'altra lega un piatto su cui possono essere messi dei pesi.
Prima di iniziare il muscolo viene messo in tensione, se non facessimo così il muscolo si rattrapirebbe e non svilupperebbe tensione.
Contrazione isotonica
Dopo precarico metto blocco di modo tale che aggiunta di post-carico non aumenti la lunghezza iniziale del muscolo. Accorciamento assoluto e velocità di accorciamento diminuiscono all'aumentare del post-carico mentre la latenza (tempo impiegato dal muscolo a sviluppare tensione pari a carico) aumenta. Quando v=0 abbiamo il carico massimo oltre i quale si verifica condizione di contrazione paradosso = contrazione in allungamento per cui muscolo si allunga sviluppando però una tensione attiva.
Lavoro muscolare distinto in concentrico quando muscolo si accorcia ed eccentrico quando si allunga pur sviluppando tensione. Lavoro eccentrico cmq utile perchè ha funzione di amortizzare il carico ed è molto più efficiente in quanto sviluppa forza maggiore consumando minor energia.
Vmax è valore puramente virtuale in quanto si avrebbe con pre-carico nullo il che non può accadere.