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L' APOSTROFO - Coggle Diagram
L' APOSTROFO
l'apostrofo è obbligatorio
con gli articoli lo e la e con le preposizioni articolate da essi formate (dello, della, nello, nella ecc.): l‘uomo, l‘aria, dell‘uva
con gli aggettivi bello, quello, quella: un bell‘uomo
con ci davanti a voci del verbo essere comincianti per e: c‘era
con santo/santa + nome proprio che comincia per vocale
davanti a numeri la cui pronuncia comincia per vocale
in alcune formule fisse quali: tutt‘al più, tutt‘altro
per abbreviare l’indicazione degli anni: gli anni ’80, il ’99
l'apostrofo non si deve usare
dopo la preposizione da, perché si può confondere con la preposizione di. L’uso dell’apostrofo è consentito con la preposizione da in forme fisse come d‘ora in poi...
dopo la particella pronominale ci seguita dalle parole inizianti con le vocali a, o, u: ci ascoltano
con i pronomi personali li, le: li utilizzo, le amiamo
con gli articoli e le preposizioni articolate davanti a parole che iniziano con ia, ie, io, iu: delle iene
Il segno dell’apostrofo indica che due parole sono unite nella pronuncia ma restano distinte nella grafia.
l'apostrofo è facoltativo
con la preposizione di: d’amore
con l’articolo indeterminativo femminile una e con l’aggettivo bella: un’arancia, una bell’estate
con gli aggettivi grande e povero: grand’uomo, oppure grande uomo; pover’uomo, oppure povero uomo
con l’aggettivo dimostrativo questo, questa e con i pronomi lo, la
con le particelle mi, ti, ci, si, vi
con la congiunzione anche seguita da un pronome personale
con gli avverbi come e dove seguiti da una voce del verbo essere