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LA NASCITA DEI COMUNI IN ITALIA E LO SCONTRO CON L'IMPERO, XI secolo …

- - - - COMUNE POPOLARE (che escludeva la plebe)
        
        controllava le campagne intorno alla città: CONTADO
  - - - PODESTÀ
        
        persona esperta di legge che veniva da un'altra città e che rimaneva in carica per un tempo limitato
- - - - Fece di tutto per restituire l'autorità al suo ruolo d'imperatore
        
        ci furono da parte dei feudatari molte lotte per tornare ad avere il controllo del territorio
        
        FEDERICO BARBAROSSA I liberò dai tributi i grandi feudatari conqUistando il loro appoggio
        
        in ITALIA
        
        l'espansione di alcuni comuni era talmente grande che si stavano fermando vere e proprie religioni
        
        FEDERICO BARBAROSSA I andò in italia per frenare questo movimento, convocò a roncaglia una "dieta" in cui stabilì che solo l'imperatore aveva il diritto di fare leggi
        
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- - - - alla morte di Innocenzo III FEDERICO II FA SCELTE AUTONOME
        
        nel 1220 Federico II fu incoronato imperatore dopo aver riunito i regni di Sicilia e di Germania
        
        partì per una crociata particolare: invece di combattere trovò un'accordo di pace con il sultano d'egitto ottenendo la restituzione di Gerusalemme, Betlemme e Nazareth.
        
        in Italia, abolii i privilegi concessi dalla pace di Costanza. I comuni continuarono a ribellarsi e nel 1250 (alla morte di Federico II) avevano già riconquistato la loro autonomia
        
        1250: MORTE DI FEDERICO II
        
        FINE DEL PREDOMINIO IMPERIALE, non solo in Italia ma anche in europa: Francia, Spagna, Inghilterra erano ormai monarchie indipendenti
        
        la Germania fu dilaniata da lotte di successione tra i feudatari.
        
        nel 1273 fu eletto imperatore RODOLFO D'ASBURGO,primo fra tanti sovrani indipendenti.
        
        IN SICILIA
        
        Federico II aveva abolito i privilegi dei grandi feudatari nominando dei funzionari preparati e a lui fedeli. Aveva spostato la capitale dalla Germania a Palermo.
        
        COSTITUZIONI DI MELFI, 1231: un libro di leggi che affermava che 1) LO STATO è SUPERIORE A OGNI ALTRA AUTORITÀ (rappresentato dal re). 2) TUTTI I CITTADINI SONO UGUALI DAVANTI ALLA LEGGE
        
        dopo la sua morte l'erede figlio Manfredi cercò di mettersi contro la chiesa ma nel 1265 il papa offrì il trono a CARLO D'ANGIÒ (fratello del redi francia)
        
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- - - - Persone che si occupavano dei tribunali e delle finanze