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Malattie autoimuni, sovrapponibili a mecc. di danno delle reazioni di…
Malattie autoimuni
Elementi che, se non funzionanti, determinano patologie autoimmuni
- Cellule T regolatorie = mutazioni a carico del gene FoxP3 determinano assenza totale/parziale delle cellule T regolatorie.
- Cellule presentanti antigene = esempio delle situazioni in cui si verifica eccessiva attivazione di macrofagi i quali rilasciano citochine pro-infammatorie che fanno esporre al tessuto antigeni self normalmente contenuti all'interno della cellula.
- Linfociti T e B = nei linfociti B possibile malfunzionamento dei geni responsabili del meccanismo di selezione negativa, nei T alterazione di alcune vie di innesco che inducono stato di preattivazione così che sia più semplice attivarli definitivamente.
- Citochine espresse troppo/troppo poco = aumentata produzione di IL12 facilita differenziamento T verso Th1, aumento di IL6, IL23 inducono differenziamento verso Th17.
- Difetti del complemento = portano ad alterato smaltimento degli immunocomplessi che si accumulano.
- Mimetismo molecolare = patogeni esprimono antigeni con strutture simili ad autoantigeni per cui Ig che si sviluppano contro antigene del patogeno agiscono anche contro antigeni self.
- Espansione degli epitopi= riguarda determinanti antigenici solitamente nascosti nei tessuti per cui vengono raramente a contatto con i linfociti T, anche con quelli potenzialmente autoreattivi. A causa di trauma, farmaci o invecchiamento dello stesso tessuto che porta alla morte delle proprie cellula, questi epitopi possono essere esposti ed essere riconosciuti. Esempio del pemfigo
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Meccanismi di danno
Antigeni cellulari e della matrice extracellulare Esempio della porpora idiopatica trombocitopenica = autoantigene sulle piastrine, ha come effetto trombocitopenia e maggiore suscettibilità ai fenomeni emorragici. Oppure sindrome di Goodpasture in cui anticorpi legano catena alpha 3 del collagene di tipo IV in corrispondenza dei glomeruli e dei tubuli renali.
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Due gruppi
Organo-specifiche Particolare coinvolgimento delle ghiandole endocrine perchè, dovendo rilasciare ormoni prodotti, sono molto vascolarizzate, quindi maggiormente suscettibili al contatto con le varie componenti del sistema immunitario tre cui quelle che potrebbero far insorgere patologia autoimmune.
Morbo di Graves
Produzione di autoanticorpi contro recettore per TSH che vi rimangono legati stimolando di continuo produzione di ormoni tiroidei. Si ha ipertiroidismo con sintomi come diminuzione del peso, tremori, insonnia... Linfociti autoreattivi possono anche formare aggregati a livello dei muscoli intraoculari ed intraorbitari dando origine a processo infiammatorio a livello dell'occhio.
Tiroidite di Hashimoto
Autoanticorpi diretti contro cellule follicolari per cui si ha insufficiente produzione di tiroxina, affaticamento, depressione ed aumento di peso. Spesso associata a gozzo.
Diabete mellito (giovanile, TD1)
Bersaglio = cellule beta delle isole di Langerhans --> mancata produzione di insulina ed iperglicemia + chetoacidosi. Non autoanticorpi ma linfociti Th1 e citotossici perchè probabilmente nelle cellule delle isole pancreatiche vengono espressi anche antigeni virali del virus Coxachie B. Altre cellule delle isole vengono preservate.
Sclerosi multipla
Bersaglio= proteine o lipoproteine che formano la guaina mielinica. Formazione delle placche sclerotiche dove viene distrutta la mielina compromettendo la trasmissione dell'impulso nervoso. Gli effettori sono le cellule Th1 e Th17. Interferone gamma lasciato a livello della guaina richiama macrofagi che rilasciano citochine pro-infiammatorie le quali contribuiscono al processo di demielinizzazione.
Terapia attraverso interferone beta che contrasta fuoriuscita dei linfociti dagli organi linfoidi secondari, impedisce ai linfociti di attraversare barriera ematoencefalica.
Miastenia grave Bersaglio = recettori per acetilcolina della placca neuromuscolare, determina debolezza di tutta la muscolatura.
Sistemiche
Lupus Bersaglio = antigeni nucleari solubili, quindi si formano immunocomplessi, ed antigeni sulla superficie di globuli rossi e piastrine con conseguente anemia e trombocitopenia.
Artrite reumatoide
Malattia infiammatoria della sinovia e delle articolazioni con distruzione della cartilagine dell'osso. Risposta sia umorale che cellulare. Produzione locale di citochine pro-infiammatorie che attivano cellule della sinovia e la stimolano a rilasciare enzimi litici responsabili della progressiva distruzione della cartilagine, dei legamenti e dei tendini. Distruzione dell'osso dovuto ad aumento di attività degli osteoclasti sostenuto dal fattore RANK prodotto dalle cellule T attivate che, legandosi al RANK-ligando sul precursore degli osteoclasti, ne promuove il differenziamento.
Diagnosi Malattia autoimmune caratterizzata da antigene self, autoanticorpi, cellule effettrici. Occorre dimostrare presenza di almeno due di queste tre componenti.
sovrapponibili a mecc. di danno delle reazioni di ipersensibilità.
- il danno può essere sviluppato attraverso reazione di ipersentibilità di tipo II quando responsabili sono anticorpi diretti contro Ag cellulari o della matrice del tessuto
- danno sviluppato attraverso reazione di ipersens. di tipo III quando responsabili sono anticorpi diretti contro Ag solubili
- danno sviluppato attraverso reazione di ipersens. di tipo IV quando la causa sono i linfociti T effettori