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LOCOMOTORE - Coggle Diagram
LOCOMOTORE
CONTRAZIONE MUSCOLO
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I neuroni motori trasmettono il loro segnale ad alcune fibre in corrispondenza della giunzione neuromuscolare o placca motrice:
Ci sono due modi per aumentare la forza della contrazione di un muscolo: aumentare la frequenza dei potenziali di azione in un singolo motoneurone o coinvolgere un numero maggiore di motoneuroni nella stimolazione.
Il neurotrasmettitore che viene utilizzato è l’acetilcolina, che solo nei muscoli non ha funzione di rilassamento
FIBRE MUSCOLARI
VELOCI sono quelle meno ricche di vasi sanguigni e mioglobina (sono anche
dette bianche) e sono utili per degli sforzi rapidi ed intensi.
LENTE, al contrario, sono dette rosse perchè sono ricche di mioglobina, vasi sanguigni e mitocondri. La mioglobina è formata da una sola catena polipeptidica (non quattro) e contiene un solo gruppo eme. Ha un’affinità maggiore per l’ossigeno rispetto all’emoglobina.
- Le contrazioni isotoniche sono quelle in cui la forza della contrazione (tensione) rimane costante mentre il muscolo cambia la sua lunghezza. Questa contrazione permette di spostare un oggetto.
- Le contrazioni isometriche sono quelle in cui la lunghezza del muscolo non cambia più e la tensione, ovvero la forza della contrazione, non è sufficiente a compiere lo sforzo.
L’acetilcolina promuove la depolarizzazione del sistema di muscolatura liscia, facendo sì che le contrazioni possano aumentare.
La noradrenalina, al contrario, ne promuove l’iperpolarizzazione che sappiamo essere contraria alla propagazione degli stimoli nel sistema di muscolatura liscia.
MUSCOLI
- Muscoli Mimici: permettono di muovere la pelle del volto
- Muscoli Antagonisti: muscoli che concorrono ad un movimento con azioni opposte e contemporanee. Quando uno si contrae, l’altro si rilassa.
- Muscoli Agonisti: che svolgono l’azione.
- Muscoli Sinergisti sono quei muscoli che aiutano il muscolo responsabile del movimento nell'esecuzione dello stesso movimento.
Bicipite e tricipite sono due muscoli antagonisti: il bicipite è quello davanti ed è flessore, il tricipite è quello dietro ed è estensore.
Il deltoide è il muscolo della spalla, agisce quando protraiamo orizzontalmente o verticalmente le braccia, sostenendole.
Il grande gluteo ha la funzione di estendere e ruotare la coscia. È il muscolo più grosso e più potente del corpo umano.
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il quadricipite femorale, situato nella parte anteriore della coscia, è importantissimo per la posizione eretta del nostro corpo e per la deambulazione.
I "gemelli", nome che identifica il polpaccio, è il muscolo che consente la flessione di piede e di ginocchio.
SCHELETRO
SCHELETRO ASSILE, che include cranio, colonna vertebrale e coste
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OSSA
OSSA LUNGHE
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La zona centrale, nel bambino contiene il midollo rosso
emopoietico mentre nell’adulto contiene solo il midollo giallo (tessuto adiposo).
La diafisi dell’osso lungo è rivestita esternamente dal periostio, internamente il midollo è invece rivestito dall’endostio.
La restante parte, al contrario, è composta dai sistemi di Havers, molto più compatti.
La diafisi cresce grazie agli osteoblasti del periostio mentre nell’endostio si trovano gli osteoclasti
BRACCIA E GAMBE sono formate da ossa lunghe articolate tra loro. Nella gamba c’è il femore in alto, la rotula (patella) e in basso la tibia e la fibula. Nel braccio omero e nell’avambraccio radio ed ulna.
-La MANO è formata da 27 ossa. Le ossa della mano sono disposte in tre gruppi: carpo (regione del polso), metacarpo (palmo) e falangi (dita). Le falangi sono 3,
tranne che per il pollice in cui sono due.
Il PIEDE è formato da 26 ossa disposte in tre gruppi: tarso, metatarso e dita.
Le falangi sono 3, tranne che per il pollice in cui sono due.
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OSSA PIATTE formate da due strati di osso com-
patto che ne racchiudono uno di osso spugnoso (midollo rosso)
OSSA IRREGOLARI, come le vertebre o le ossa dell’anca.
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Le ossa del cranio sono tutte ossa piatte, unite
mediante delle articolazioni fisse dette suture.
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Lo splancnocranio è la parte inferiore e comprende la base del cranio, le ossa delle cavità nasali, lo sfenoide, le ossa dello zigomo, la mandibola. Le ossa dello splancnocranio formano delle cavità: i seni paranasali.
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COLONNA VERTEBRALE
È formata da 24 vertebre libere, 5 vertebre a formare l’osso sacro e 3-6 vertebre a formare il coccige, per un totale di circa 32/35 vertebre.
Ogni vertebra è formata da un corpo vertebrale, un canale vertebrale in cui passa il midollo spinale, un processo spinoso e due processi tra- sversi laterali.
- Cervicale, 7 vertebre di cui la prima (C1) è l’atlante
- Dorsale, 12 vertebre, da cui si articolano le 12 paia di coste della gabbia toracica.
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- Sacrale, con 5 vertebre fuse nell’osso sacro
- Coccigea, con 3-6 vertebre fuse tra loro
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- Lordosi cervicale e lombare, in cui la colonna va verso l’esterno (verso la schiena)
- Cifosi dorsale, in cui la colonna va verso l’interno
GABBIA TORACICA
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Le prime 7 paia, coste vere, si uniscono anteriormente allo sterno mediante cartilagine.
le tre successive, coste spurie, raggiungono lo sterno tramite la stessa cartilagine del settimo paio.
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- Il cinto pelvico (bacino) è la struttura ossea cui sono articolati gli arti inferiori. È costituito dalle due anche. Ogni anca è formata da ilio (o ileo), ischio e pube. Le tre ossa fuse formano l’acetabolo, la cavità che prende contatto con la testa del femore formando l’articolazione coxo-femorale.
ARTICOLAZIONI
Con la sola eccezione dell’osso ioide, tutte le ossa si articolano con almeno un altro osso. Le articolazioni sono classificate secondo due criteri: strutturale e funzionale.
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In base al tipo di tessuto che riveste l’articolazione, abbiamo una divisione strutturale:
- Fibrose, generalmente sinartrosi, dunque fisse
- Cartilaginee, generalmente semi-fisse o fisse
- Sinoviali, generalmente mobili
A seconda del movimento consentito alle ossa, le articolazioni sinoviali si dividono in:
Artrodia, piccoli movimenti di scorrimento come nel polso
- Ginglimo angolare o troclea (articolazione a cerniera) in cui si può ruotare solo su un piano come nel gomito
- Ginglimo laterale o trocoide in cui l’estremità di un osso si inserisce in quella di un altro
- A sella, in cui ciascuna delle due superfici articolari ha una parte concava e una convessa, come quella tra carpo e metacarpo del pollice