lavorazione conciaria
(essendo un materiale deperibile, la pelle deve essere adeguatamente trattata. I primi processi conservativi hanno origini preistoriche e prevedevano l’affumicatura (concia alle aldeidi, di cui il fumo di legni freschi e ricco) e lo sfruttamento delle proprietà di alcune piante (concia ai tannini, per immersione in acqua con rami e foglie). Questi due metodi, affiancati all'uso di calce spenta Ca(OH)2, rimasero praticamente invariati sino al'introduzione del bottale nella seconda metà dell'Ottocento, che segnò l'avvio della concia industriale. Verso la fine dell'Ottocento-inizi del Novecento, venne introdotta la concia al cromo trivalente Cr+3- 80/90% delle lavorazioni)
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conservazione
(crea un ambiente inadatto alla proliferazione di batteri/organismi responsabili della putrefazione)
salatura
(saturazione dell'interno della pella salgemma - parte dell’acqua è assorbita per osmosi mentre, la restante diviene satura di sale -. Inquinante per fiumi, canali, laghi)
picklaggio
(da pickle - salamoia, bagno acido)
essiccamento
(fino a 12-15% di acqua. Non inquinante, tuttavia adatto solo a pelli sottili - ovine e caprine)
refrigerazione
(+ 2/4 °C, solo per circa 10 giorni)
concia
(tutte le operazioni chimiche fino ad alcuni trattamenti post-concia sono effettuate col bottale)
operazioni di riviera
(dal francese rivièrette, operazioni preliminari che fanno uso di grandi quantità d’acqua)
rinverdimento
(lavaggio prolungato con tensioattivi per reidratare la pelle, eliminare sangue, sterco e sale)
depilazione e calcinazione
(agenti riducenti come solfuro di sodio Na2S e idrossido di calcio Ca(OH)2 o, più raramente, ossidanti o per via biologica - enzimi -, in acqua calda non superiore ai 40 °C - bagno di calcinaio. La pelle calcinata è turgida e pronta per le successive lavorazioni)
spaccatura
(divisione del derma per mezzo di una lama e di cilindri zigrinati di trascinamento. L'operazione può essere ripetuta)
decalcinazione
(eliminazione della calce e del solfuro con decalcinanti - acidi debolo - che abbassano il pH alcalino a ca. 8-9 eliminando la turgidità)
sgrassaggio
(riduzione e redistribuzione del grasso con tensioattivi ionici o non ionici, o, in pelli molto grasse, solventi emulsionati)
scarnatura
(asportazione dei tessuti sottocutanei di connessione alla carcassa con un tamburo rotante munito di lame)
macerazione
(allontanamento enzimatico di residui inter-fibrillari per favorire l'espulsione di pigmenti - melanine - e delle radici e rendere il cuoio più soffice e morbido. In passato bagni di sterco ricchi di enzimi pancreatici, oggi gli enzimi da batteri)
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trattamenti post-concia - riconcia
(senza ulteriori trattamenti, la pelle asciutta risulterebbe cartonosa e poco flessibile)
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rifinizione
(tintura / lucidatura / stiratura / pressatura (rilievo) / palissonatura - ammorbidisce la pelle/ inchiodatura - distende / smerigliatura - nabuck / rivestimento film sintetico o artificiale - anilina / laser - perforazione o incisione / stampa ink-jet)