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5) VOLONTA’ E LIBERO ARBITRIO - “LO MAGGIOR DON…LA LIBERTADE” - Coggle…
5) VOLONTA’ E LIBERO ARBITRIO - “LO MAGGIOR DON…LA LIBERTADE”
visione dell’essere umano come creatura assolutamente libera nelle sue scelte
libero arbitrio è uno dei presupposti della commedia su cui è fondato il sistema delle punizioni e dei premi
Senza libera scelta non ci sarebbe responsabilità (terzo trattato del Convivio)
è però necessario il libero arbitrio, infatti non sarebbe possibile giudicare colui che non fosse libero dal momento che la giustizia si esercita sulla libertà di scelta e di azione (Sant'Agostino)
Dante non si oppone all’idea di influssi celesti che influenzano le azioni umane, ma ne limita l’estensione e difende il principio della libertà di volontà
Ricerca di Dante
ricerca di libertà dalla schiavitù del peccato
Catone--> colui che "libertà va cercando"
Purgatorio XXVII
Dante si libera delle sette P purgatoriali e riconquista la libertà dalla schiavitù del peccato
TEMA PRINCIPALE: responsabilità individuale nelle scelte che poi determinano dopo la morte la collocazione dell’anima tra i premiati o tra i dannati
Gli astri danno il via alle passioni e all’affettività, ma non possono determinare le scelte che sono il frutto del giudizio
Bisogna allenare il libero arbitrio a lottare contro le propensioni dettate dagli astri (“liberi soggiacete”)
CONVIVIO
L’essere umano è attratto istintivamente verso i beni che sollecitano il piacere
Paradiso Canto V
la libertà di scelta è definita da Beatrice come il più grane dono di Dio
Carlo Martello
Dante affronta il tema dell’autodeterminazione, chiedendo come mai da un genitore così buono è nato un figlio come Roberto d’Angiò
La riposta di Carlo Martello è che ogni creatura ha una sua forza interna che la dirige verso il migliore dei fini nel “gran mare dell’essere”
La provvidenza infatti assegna diverse attitudini ai diversi esseri creati. ognuno deve seguire i propri talenti e realizzarli
Dante infatti si interroga su chi non ha potuto conoscere Cristo perché vissuto prima o perché non è stato battezzato. La risposta dell’aquila non è una dimostrazione. E’ presente una similitudine con il fondale marino che esiste anche se non si vede; allo stesso modo la giustizia divina c’è anche se ad essa non ha accesso la nostra mente (infatti troviamo l’inserimento in Paradiso di due pagani, Traiano e Rifeo)