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lezione 3 - Coggle Diagram
lezione 3
enti del 3 settore
altra caratteristica destinazione vincolata del patrimonio utilizzato per lo svolgimento dell’attività statutaria ai fini del perseguimento di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
con scioglimento ente --> patrimonio devoluto, previo parere positivo dell’Ufficio del RUNTS e salva diversa destinazione imposta dalla legge, agli altri ETS secondo le disposizioni statutarie o dell’organo sociale competente.
Reti associative nazionali le reti che associano un numero più elevato di enti, non inferiore a 500 enti del Terzo settore o a 100 fondazioni, le cui sedi legali o operative siano presenti in almeno dieci Regioni o Province autonome
anni '90 Terzo settore "attività di utilità sociale" -> rivolta al singolo, oggi "attività di interesse generale -> bisogni intera società
impresa sociale: apposito provvedimento. Possono acquisire la qualifica di impresa sociale tutte le organizzazioni private che esercitano in via stabile e principale un’attività d’impresa di interesse generale, senza scopo di lucro. attività importante: inserimento lavorativo di persone svantaggiate o con disabilità
primo presupposto ETS: o, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale (es. prestazioni socio-sanitarie; formazione extrascolastica, e gestione di attività culturali, artistiche di interesse generale)
L’assunzione della qualifica giuridica di ETS è subordinata all’adempimento di ulteriori obblighi imposti dal CTS. Denominazione
sociale dell’ente deve contenere l’indicazione di ente del Terzo settore
fase transitoria di adeguamento per tutti gli enti. devono iniziare a valutare l’opportunità e la possibilità di acquisire la qualifica giuridica di ETS o quella di IS. ONLUS: andranno completamente a scomparire dal nostro ordinamento giuridico
Associazioni di promozione sociale: attività sia verso terzi che per associati e famigliari. Prevista la possibilità di avvalersi
delle prestazioni di lavoratori dipendenti o di lavoratori
autonomi o di altra natura. Non sono associazioni di promozione sociale: i circoli privati e le associazioni che dispongono limitazioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura
novità -> nascita Reti associative: Esse sono gli ETS costituiti in forma di associazione, un numero non inferiore a 100 enti del Terzo settore o a 20 fondazioni, con sedi in almeno cinque regioni o province autonome. L’attività: coordinamento, la tutela, la rappresentanza, la promozione o il supporto degli enti del Terzo settore loro associati
società di mutuo soccorso: che le società già esistenti alla data di entrata in vigore del CTS, che nei successivi tre anni si trasformino in associazioni del Terzo settore o in APS, mantengono il loro patrimonio impone la devoluzione ad altre società di mutuo soccorso
Organizzazioni di volontariato: possono essere ODV soltanto gli enti con un numero di componenti non inferiore a sette persone fisiche o a tre ODV. CTS consente alle ODV anche di assumere lavoratori subordinati dipendenti o di avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo o di altra natura, ma esclusivamente nei limiti necessari al loro regolare funzionamento. componenti degli organi sociali o, potrà essere corrisposto esclusivamente il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per l’attività
Enti filantropici: forma di associazione riconosciuta o di fondazione a fine di erogare denaro, beni o servizi, anche di investimento, a sostegno di categorie di persone svantaggiate o di attività di interesse generale (più libertà di forma rispetto a ODV e APS). contributi pubblici e privati, donazioni e lasciti testamentari, rendite patrimoniali ed attività di raccolta fondi.
Possono, dunque, ricondursi alla categoria degli enti del Terzo settore taluni soggetti che, già per la loro qualifica soggettiva e caratteristiche specifiche, sono considerati ETS di diritto nonché quei soggetti di natura privata che operano senza scopo di lucro. Il CTS esclude invece dal novero
degli ETS le amministrazioni pubbliche
il CTS ha introdotto specifici obblighi di trasparenza e pubblicità, imponendo la tenuta dei libri sociali obbligatori e la redazione del
bilancio di esercizio.
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soggetti a pubblicazione annuale sul proprio sito internet anche gli emolumenti, i compensi o i corrispettivi attribuiti ai componenti degli organi di amministrazione e controllo, ai dirigenti e agli associati
tre decreti attuativi della Riforma, aventi ad oggetto: l'istituto di 5x1000, la revisione della disciplina dell'impresa sociale, il codice unico del terzo settore
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Il 18 giugno 2016 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge 106/2016, ovvero la legge di delega al Governo per la Riforma del Terzo settore
Ai fini dell’iscrizione, dovrà essere presentata la relativa domanda a cura del legale rappresentante dell’ente o della rete associativa. L’ente si intenderà automaticamente iscritto decorsi 60 giorni dalla presentazione della domanda