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La negoziazione dei significati: il campo e il testo - Coggle Diagram
La negoziazione dei significati: il campo e il testo
dal
1970
ci fu un profondo cambiamento nella riflessione metodologica e pratica etnografica
guerra fredda, nazionalismo, vietnam ecc - misero in discussione le basi teoriche e pratiche dell'antropologia + la stessa legittimità e possibilità di esistere
le accuse di collusione con i poteri imperialistici minarono le fondamenta etiche e metodologiche dell'antropologia
bisognava reinventare l'antropologia - con il
marxismo -
richiamandola alle
responsabilità etico-politiche
Reinventing the cultures
e
Antropology and the Colonial Encounter
invitarono l'antropologia a
occuparsi dei problemi contemporanei
- e a considerare l'aspetto politico dell'antropologia
sviluppo dell'
antropologia femminista
appartenenza di genere influisse sulla produzione etnografica
asimmetria fra sessi
Clifford Geertz
The Interpretation of Cultures
1973
permise di ripensare alle premesse fondamentali delle scienze sociali - stimando la riflessione su
questioni epistemologiche e metodologiche
crisi delle scienze umane e discipline sociali
criticò i progetti degli scienziati sociali che avevano sicurezza nella loro disciplina - invitando ad
abbandonare i tentativi di costruire teorie generali
che omettano i particolari
principale caratteristica: riscoperta della
Dimensione ermeneutica
(enfasi
sull'interpretazione
e sul carattere costruttivo della coscienza) - assumere il
problema ermeneutico
= riconoscere:
1.le azioni umane hanno una componente significativa legata al contesto in cui sono -
il soggetto è un ente storico
2.le
scienze interpretative
sono costruite da modelli attraverso i quali costruiscono i loro referenti
superamento del concetto di soggettività e dell'oggettività
di comprendere la diversa appartenenza tra soggetto e oggetto
con questo testo
Geertz
divenne una delle principali figure dell'antropologia - etnografia contemporanee
il suo lavoro si fornda sul superamento e messa in discussione:
il principio di
oggettività
e conoscenza come rappresentazione
concezione cartesio-galileiana
del sapere come riduzione in semplice
l'ossessione del
metodo scientifico
univoco e fisso
la rigida
separazione fra soggetto e oggetto
lo sforzo di creare un linguaggio prefetto con la pretesa di neutralità - ideale di verità /
formalità
coniugando le riflessioni sullo statuto scientifico del sapere con l'analisi delle differenti configuarazioni delle culture e delle relazioni culurali contemporanee - ha prodotto un
ripensamento dell'etnografia - e della sua restituzione testuale
si contrappose al funzionalismo - strutturalismo - neo-evoluzionismo - alla riduzione della cultura e alla sintassi universale dei sistemi culturali
probelmatizzò la prassi etnografica
La nozione di
simbolo
rappresenta il nucleo e idea guida della sua idea - pone al centro del suo sforzo il tentativo di elaborare una
scienza dell'azione simbolica
: impegnata nello studio dei simboli, comunicati, riprodotti nei gruppi di individui
ha elaborato una
"fenomenologia scientifica della cultura"
fondata sull'
analisi dei modi in cui la struttura di significato che informa l'esperienza è recepita dagli attori sociali
concetto di
comportamento significativo
: l'interpretazione antropologica definisce la sua specificità orientando l'analisi dei sistemi simbolici rispetto agli attori
postulato dell'interpretazione soggettiva
per comprendere il riferimento al significato che l'azione ha per agente sociale -
Semantica dell'azione
articola il concetto di:
Verstehen
(feerstien) trad.
sapere
: comprensione di ciò che un soggetto intende sulla base dei segni attraverso i quali si esprime la vita psichica
è comprensione della complessa rete simbolica che fornisce senso all'esistenza
definto
Descrizione densa
- r
icostruzione del livelli di isignificato
non espliciti alle prospettive degli attori - solamente attraverso una convenzione simbolica possiamo interpretare il significato di un'azione
ricerca delle "versioni del mondo" o "sistemi astratti" attraverso una regola metodologica
che orienta l'analisi rispetto agli attori prendendo in considerazione il loro "punto di vista" e ricostruendo i livelli di cultura dei loro significati
la prospettiva è
linguistica
e comunicativa:
il senso soggettivo può esprimersi soltanto in simboli
- il nostro linguaggio diventa
il medium
per la comprensione
analisi linguistica di
Ricoeur
- quando l'uomo dice il suo fare
il punto di vista del nativo rappresenta
l'equivalente linguistico di ciò che è vissuto come intenzione volontaria e che si deposita nel linguaggio come
"dichiarazione di intenzione"
Auslegung
(oulegu) trad.
interpretazione
: comprensione empatica dell'esperienza
sottrae l'immedisimazione - escludendo la possibilità di identificazioni empatiche
non è possibile che il soggetto si annulli - non è possibile mettersi nei panni degli altri - perchè siamo esseri umani ontologicamnte fondati su una cultura e un sapere particolare
rifacendosi a
Habermas
e
Ryle
definisce la
base empirica delle scienze dell'azione
il significato coincide con l'uso
gli atti culturali, forme simboliche: avvenimenti sociali pubblici come qualunqu altro
fondò una
scienza empirica delle idee
fondata su
un'indagine empirica sistematica
considera il
pensiero umano intersoggettivo, sociale e pubblico
- un traffico di
simboli significanti
il cui habitat è l'ambiente sociale
studio degli uomini che pensano nel mondo sociale -
le idee si esprimono in forme a cui i sensi si possono rivolgere
-
memi
analisi del
significato soggettivo
non coinvolge la sfera privata ma quella pubblica dell'azione
contrapposizione al dualismo penso --> agisco
l'accesso all'altro può avvenire solo attraverso i suoi significati
e non cercando di afferrare il "punto di vista dei nativi" (Malinowsky)
il problema centrale dell'antropologia è infatti cercare il modo in cui i nativi pensano, sentono e percepiscono
obbiettivo della sua etnografia:
analisi dei significati soggettivi delle azioni degli individui nel mondo sociale
l'azione umana non ha un significato diretto ma assume un significato simbolico diventando
simbolo significativo
il significato non è intrinseco ma imposto sugli oggetti - spiegazione in chi lo impone
il circolo ermeneutico
riscoperta della
dimensione ermeneutica
(teoria del segno e del significato) con enfasi sulle temetiche della
comprensione, interpretazione e conoscenza
significato e valore = fenomeno culturale = attività consoscitiva "formatrice" che da significato e valore ai fenomeni
i
testi antropologici "scientifici
" sono
finzioni
(fictio) - modellate sulla realtà
la scienza è ricondotta alla capacità di "dare senso" al mondo - fenomenotecnica
la scienza contemporanea è complessa e disordinata in un mondo di oggetti non assoluti
Geertz
esclude la possibilità di un'analisi oggettiva dei fenomeni sociali - il sapere costruisce i suoi referenti trasformandone i significati
non vi è separazione tra etnografia (descrizione rappresentativa) e antropologia (elaborazione teorica) -
il commento descrittivo è già interpretazione
ogni percezione consapevole - ha della teoria a priori - è un atto di riconoscimento - modello simbolico
gli oggetti sono costrutti artificiali
- risultati di procedure di messa in forma -
ciò che conosciamo non sono "dati"
ma
"fatti"
gli oggetti sono "relazioni ben condotte"
soggetto - oggetto
legati dall'evento storico e dalla pre-comprensione - "complicità ontologica" fra essi - legame di
coappartenenza
le
interpretazioni
dell'antropologo si fondano con quelle dell'indigeno
interpretazione costruite dall'antropologo che lavora con quelle dei suoi informatori
il lavoro dell'etnografo consiste nel non imporre pregiudizi e errori di pre-supposizioni con il suo linguaggio
comprendere e interpretare - continua revisione delle ipotesi preliminari
"quelle interpretazioni che noi pensamo che gli altri" - "sistema di analisi scientifica in sviluppo"
è il meccanismo per
risolvere i problemi
metodologici, teorici e etici dell'interazione, del dialogo e del testo
aprirsi all'altro nella
consapevolezza della propria posizione
non con il romantico "punto di vista del nativo" - perchè le interpretazioni antropologiche sono per lora natura diverse da quelle di un nativo
disperdere l'autorità infatti significherebbe negare uno statuto scientifico
elaborazione teorica come processo dinamico e aperto a nuove forme di realtà
il punto di vista del nativo è solo uno tra tutti quelli possibile ed è sempre "mediato"
(da quando diventano informatori la loro voce è redatta all'interazione antropologica)
lavorare con interpretazionii e interpretazioni di interpretazioni
(e chiamarli dati)
negoziazione e dialogicità accandono su
diversi livelli
(...) e nella temporalità della scrittura + rapporto con i lettori
processualità e riflessività
il testo di un'esperienza non può trascurare la
processualità dell'apprendimento e della costruzione della conoscenza
dialogo tra i modelli del nativo e dell'antropologo - i significati vengono creati attraverso una
"fusione di orizzonti"
nell'incontro (1) e nel testo (2)
circolo ermeneutico =
autoreferenzialità
- l'accesso all'altro è sempre mediato dalla propria ontologia
l'etnografo pone prima se stesso come oggetto di analisi -
"dall'osservazione partecipante all'osservazione della partecipazione"
- autoanalisi
bifocalità + riflessività
diventano caratteristiche del discorso antropologico
il campo
diventa il luogo simbolo della costruzione di senso - non è neutro
antropologo e informatore partecipano a una
working fiction
in cui condividono un mondo di significati
la situazione del campo perde la sua connotazione scientifica e diventa "ironica"
la scienza viene a occupare una posizione sociologica che cambia via via che affluiscono nuove informazioni
l'egemonia scientifica cartterizza le relazioni di potere - le scienze delle classi dominanti sono dominanti
descrizione culturale è conoscenza modellata
scrittura etnografica
circolo ermeneutico
evidenzia il fatto che l'etnografo non può rinunciare alla propria
autorialità
che si manifesta nella
scrittura
autorità
che autorizza i suoi discorsi - si manifesta nella
scrittura
-
testo
legittima il suo lavoro di autorità :recycle:
si fonda sul riconoscimento della produzione testuale da parte della comunità scientifica
comunità scientifica punto di arrivo e di fine della produzione
discorso asimmetrico e relazione etnografo-nativo inevitabilmente gerarchica -
lo scopo è parlare di
qualcosa
per qualcuno
(produrre un'etnografia richiede decisioni su cosa dire e come - influenzate dalle terze persone per cui si scrive)
scrittura luogo di tensione tra "testo etnografico" e "enciclopedia antropologica"
il campo non è solo oralità ma anche documenti e scritture
i prodotti sono sempre intertestuali mediati da altri
pre-testi
antropologici sul altri mondi
etnografia continua rielaborazione dello scritto - messa insieme di varie forme di forti scritte
la scrittura è la prassi antropologica -
l'esperienza diventa antropologia solo nella scrittura etnografica
lavoro dell'etongrafo = trascrizione dell'azione = fissazione del significato la scrittura ordina gli eventi e le azioni costruendo il senso)
messa in intrigo
- la scrittura non è
mimesis
ma
poiesis
- costruisce la realtà
scrittura elemento per organizzare l'esperienza e trasformarla in prodotto intellettuale
gli approcci interpretativi e dialogici hanno cercato di sottolineare la
natura collaborativa e comunicativa dell'etnografia
- autore esprime la sua soggettività attraverso la "specificazione del discorso" + prima persona + uso di memorie e riflessioni
da testo monofonico a polifonico - negoziazione sul campo tra informatore e antropologo
l'antropologo come autore: Critiche
i presupposti geertziali hanno stimolato un forte dibattito + critcihe da parte di
Dwyer
,
Rabinow
,
Crapanzano
e
Tedlock
:
!
. come faccia emergere i significati ma non i soggetto:
antropologo ruolo attivo solo nella scrittura
!!
. testi che sono costruzioni di costruzioni di altre persone,
"modello contemplativo" passivo
- gli interlocutori sono semplicemente assenti
!!!
. l'interdipendenza tra antropologo e nativo è sostituita da quella tra
antropologo e testo
reso indipendente
=
scrittura geerziana prigioniera del dualismo fra soggetto e oggetto - non fa emergere la relazione sul campo fra antropologo e interlocutori
antropologia tradizionale feticizza il metodo -
antropologica geerziana feticizza la scrittura
Geerz
critica
Dweyer
per il suo ipercitazionismo e sulla limitazione del ruolo di antropologo a quello di intervistatore e redattore di note - testi concentrati solo sul dire, agire e pensiero dell'oggetto
Geerz
critica
Rainbow
parlando di "malattia del diario" - irriducibile differenza tra sè e l'altro tralasciando il processo.
Geerz
critica
Carpanzano
definendolo psicoanalitico e iper interpretativo - descrizione del discorso sociale come statico e limitato insieme di significati
etnografia cosmopolita
profondi cambiamenti del sapere -
precondizioni strutturali per l'antropologia
- relazioni di potere tra dominati e dominanti
stimoli teorici e metodologici di
Geerz
sviluppati nella
etnografia postmoderna
L'Etnografia postmoderna
concepisce il ruolo della
riflessività
per realizzare le potenzialità sperimentali della produzione etnografica- riflettendo sugl
i incroci fra sistemi simbolici e di potere
critica postmoderna - problema principale: l'articolazione del mondo contemporaneo con i concetti di ricerca sul campo e di scrittura
campo delocalizzato
- interconnessione di più luoghi - concentrandosi sugli
assemblaggi
e combinazione di elementi - etnografie multilocali e multisituate - per rappresentare la molteplicità
dislocazione dell'antropologo
vs se stesso e vs la messa in scena etnografica tradizionale - inaugura pratiche di lavoro interdisciplinare, transdisciplinare e collaborativo - dimensione metodologica partecipativa
Antropologia contemporanea
2.
trascende l'idea che l'etnografia sia il lavoro di esterni che studiano interni
anche gli antropologi infatti rifiutano la propria fondazione in termini dicotomici ed esibiscono la
complessità della loro esperienza
si delinea
un'antropologia transnazionale
che supera la riduzione geopolitica, le tradizioni locali e nazionali - e muove la disciplina
verso la costruzione di una comunità internazionale
1: rifiuta di definire l'oggetto dello studio marcando tutto ciò che non è moderno
innovatori e critici della scrittura e storia etnografica hanno prodotto una riconcettualizzazione della pratica etnografica che ha preso forma in un
'analisi politico-intellettuale
abbandono modalità di pensiero e epostemologie
realtà etnografica articolata in
nuove e instabili configurazioni
- fusione tra pratiche locali e globali
sottraggono il globale all'universalità astratta
culture tradizionali nella traformazione con la modernità -
meticciamento
ideologia della globalizzazione complessa fin dai microprocessi della vita quotidiana
modernità multipla
come insieme di realtà negozianti -
sozzure diventano così fertilizzante
per nuove emersioni culturali e sociali -
dinamismo di fusione
l'autorità dell'antropologo non è più legittimata dall'appartenenzia coloniale
è venuta meno quella che
Geerz
chiamava
separazione "spaziale e morale"
: l'antropologo non lavora più in contesti isolati ma negozia in continuazione la propria autorità sul campo