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STUDI STRATEGICI - Coggle Diagram

- - - - Difficile definire esattamente la strategia: indica un **ambito complesso e ampio della semplice tattica//.
        Convenzionalmente si possono distinguere tre livelli:
        
        Macro: «grande strategia» (insieme di risorse, militari e non per proteggersi sia in pace sia in guerra), ove la componente politica pesa per 2/3 e quella militare per 1/3.
        
        Intermedio: coincide con il livello operativo (che collega tattica e strategia in relazione a una specifica area geografica) ove la componente militare pesa per 2/3 e quella politica per 1/3.
        
        3) Micro: coincide con la tattica ed è esclusivamente militare.
        
        Uno scontro in armi tocca tutti questi livelli, che sono in «disarmonia» tra loro, poiché non tutti procedono nella stessa direzione (v. Clausewitz).
        Molti fattori influenzano una strategia: geografia, storia, religione, ideologia, cultura, economia, natura e sistema politico.
        
        Tutto ciò non è materia solo per militari, anzi. Molte innovazioni nella strategia sono giunte da civili. Gli studi strategici costituiscono una disciplina pragmatica che prende a prestito diverse teorie (realismo, liberalismo, costruttivismo) tra loro complementari.
- - - - SUN TZU
        
        Sottolinea abilità di vincere una battaglia «senza combatterla»: nessuno trae benefici da una guerra lunga.
        Enfasi sulla dinamicità della storia e sulla subordinazione della guerra alla politica (somiglianza con v. Clausewitz).
        
        Importanza di annientare la volontà del nemico.
        La guerra non ha una forma definita: come l’acqua si conforma alla morfologia del terreno.
        Per prevalere lo stato deve far ricorso a tutte le sue forze e la forza deve essere usata solo come soluzione finale.
        
        Conclusioni essenziali: capacità intellettuali e forza morale fondamentali; unità della nazione essenziale per la vittoria e obiettivo primario è la «mente del comandante nemico» (la volontà)
        
        Guerra fondata sull’inganno e nessun vantaggio da guerra prolungata; comandante militare deve saper deve saper riconoscere quando attaccare o ritirarsi; forza militare solo ultima ratio (solo uno dei possibili strumenti);
        
        Indispensabilità di buone finanze ed la vittoria concetto flessibile (di misura o trionfo) e da ciò dipende il «dopo».
- - - - L’analisi di T. è sia comprensiva (fattori come sistema politico, innovazioni tecnologiche ecc.) sia dinamica (come gli avversari modificano la strategia).
        
        Guerra del Peloponneso vero modello di conflitto: una è una potenza terrestre, l’altra navale, una fondata su oligarchia agraria l’altra democrazia commerciale e finanziaria, Sparta è ascetica e dedita all’arte militare Atene è dotta e ricca.
        
        Il conflitto cambia le regole della guerra e trasforma le società della Grecia classica: varie fasi della guerra: dalla guerra indiretta alle battaglie campali (dopo che la guerra si trascina per 27 anni).
        
        Perché Atene perde anche se aveva le «carte» migliori:
        1) ruolo del caso (morte di Pericle) 2) errori strategici: spedizione contro Siracusa e affidare la spedizione a tre generali (violazione del principio dell’»unità di comando».
- - - - Machiavelli ribadisce il primato della politica rispetto alla guerra e getta le basi del pensiero strategico moderno.
        
        Nell’»Arte della guerra» sottolinea l’inaffidabilità degli eserciti di mercenari (manca il legame con la leadership politica) a favore di un esercito di coscritti, le milizie (per ristabilire tale legame).
        
        Insistenza anche su disciplina, catena di comando e addestramento (indispensabili per qualsiasi esercito).
        
        Nel «Principe» e nei «Discorsi» l’analisi della guerra è più acuta e innovativa: guerra di capitale rilevanza per la sopravvivenza dello stato e l'importanza dei concetti di virtù e fortuna (l’abilità riduce ma non elimina l’impatto del caso)...
        
        ...importanza dello «scontro decisivo» per risolvere la guerra (meglio una rapida conclusione del conflitto).
        
        Dopo Machiavelli si afferma il metodo scientifico per analizzare la guerra: metodo non solo descrittivo, ma analitico.
- - - - Napoleone riunisce in sé del comandante supremo e del capo dello stato: manca la dialettica tra componente civile e militare: incapacità di trasformare in capitale politico le vittorie militari (disegni politici non realisti)