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6 FONTI DEL DIRITTO UE - Coggle Diagram

- - - - L'importanza di tali PRINCIPI discende dal fatto che se una disposizione del TRATTATO intende derogarvi, la deroga deve essere espressa
      - possiamo citare
        
        P. DI SUSSIDIARIETA'
        
        P. DI ATTRIBUZIONE
        
        P. DI PROPORZIONALITA'
        
        P. DI NON DISCRIMINAZIONE
        
        P. DI LEALE COOPERAZIONE
        
        P. DI UGUAGLIANZA
    - - ART 6 NTUE dispone che l'Unione riconosce i diritti, le libertà e i principi sanciti nella Carta dei diritti fondamentali dell'UE che ha lo stesso valore dei Trattati
    - - collocati al vertice delle fonti
      - non è possibile modificarli, se non attraverso un'articolata procedura ai sensi dell'ART 48 (rigidità conferita dalla Corte di Giustizia
      - VI è LA possibilità di annullare un atto, adottato dalle istituzioni, in caso di violazione delle disposizioni dei Trattati ( art 263 TFUE)
      - La loro FONDAMENTALE FORMA GIURIDICA è quella di ACCORDO INTERNAZIONALE
      - LaPROCEDURA DI MODIFICA richiede esplicitamente la conclusione di un ACCORDO INTERNAZIONALE soggetto alla ratifica di tutti gli Stati Membri
      - benché siano stati conclusi in forma di accordo internazionale, costituisce la carta costituzionale di una comunità di diritto, poiché rappresenta l'insieme delle norme fondamentali Dell ordinamento giuridico comunitario
      - per quanto riguarda il PREVIGENTE TRATTATO CEE
        
        benché sia stato concluso in forma di accordo internazionale, costituisce la carta costituzionale di una comunità di diritto, poiché rappresenta l'insieme delle norme fondamentali Dell ordinamento giuridico comunitario
        
        La sentenza VAN GEND E LOOS 1963 affermava che lo scopo del. Trattato Cee, cioè l instaurazione di un mercato comune, implicava Che esso andasse al di là di un mero accordo che creava obblighi reciproci fra gli stati contraenti, poiché il diritto comunitario attribuiva allo stesso modo anche dei diritti ai singoli.
        
        Con tale sentenza la Corte di giustizia affermava l'esistenza di norme all'interno dei trattati alle quali dovevano essere riconosciuti degli effetti diretti (CAPACITÀ DI CONFERIRE AI SINGOLI VERI E PROPRI DIRITTI SOGGETTIVI, CHE I GIUDICI NAZIONALI SONO TENUTI A TUTELARE).
- - - - ATTI VINCOLANTI (previsti come tali dall'ART 288 TFUE)
        
        DIRETTIVE
        (vincola lo stato membro a cui è rivolta, riguardo il risultato da raggiungere, rimettendo alla competenza degli organi nazionali la forma ed i mezzi per conseguirli. Lo stato membro che sia il destinatario della direttiva deve provvedere a prendere tutte le misure necessarie x dare attuazione agli obblighi imposti Dall atto normativo, entro il termine stabilito dallo stesso, astenendosi Dall adottare disposizioni pregiudizievoli x il raggiungimento del risultato )
        
        CHE SONO RIVOLTE A TUTTI GLI STATI vale lo stesso regime della pubblicazione
        
        CHE NON RIGUARDANO LA TOTALITA' DEGLI STATI la cui efficacia è subordinata alla notificazione ai destinatari, anche se è ststa pubblicata nella parte della Gazzetta ufficiale concernente gli atti per i quali la pubblicazione non è condizione di applicabilità
        
        CAPITA CHE ABBIANO DEGLI EFFETTI DIRETTI capacità delle norme contenute nelle direttive di determinare in capo ai singoli delle situazioni giuridiche soggettive
        
        spesso contengono delle norme di dettaglio che si pongono come ulteriore limite alla competenza degli stati membri DIRETTIVE DETTAGLIATE
        
        REGOLAMENTI
        (ha portata generale, è obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri)
        
        OBBLIGATORIETA' riferita ad ogni parte del regolamento, al fine di distinguerlo dalle direttive che sono obbligatorie solo rispetto alle finalità che intendono a raggiungere
        
        APPLICABILITA' DIRETTA cioè operano all'interno di ciascuno Stato membro, senza che occorra un atto di attuazione, da parte dell'UE o STATALE
        
        PORTATA GENERALE
        
        Ha efficacia per un numero indeterminato ed indeterminabile di destinatari
        
        Nella prassi sono stati adottati dalle istituzioni regolamenti che trovano applicazione in modo differenziato, includendo nella loro applicazione determinati Stati ed escludendone altri, o parte di altri
        
        DECISIONI (La decisione è obbligatoria in tutti i suoi elementi. Se designa i destinatari è obbligatoria soltanto nei confronti di questi.)
        
        DESTINATARI Destinatari possono essere sia Stati membri (eccezionalmente anche tutti gli Stati membri), come accade per le decisioni della Commissione relative agli aiuti concessi dagli Stati, sia persone fisiche o giuridiche, quali le decisioni della stessa Commissione in materia di regole di concorrenza applicabili alle imprese.
        
        In base all'art. 297 TFUE le decisioni che hanno carattere legislativo devono essere firmate dal presidente dell'istituzione che le ha adottate e pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea; entrano in vigore alla data da esse stabilita oppure, in mancanza di data, il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Lo stesso discorso vale per le decisioni non aventi carattere legislativo.
        L'unica condizione richiesta affinché la decisione possa essere fatta valere come titolo esecutivo (che possono cioè prevedere la comminazione di sanzioni pecuniarie a scapito delle imprese) è l'apposizione della formula esecutiva da parte dell'autorità nazionale che procede ad una verifica dell'autenticità dell'atto.
        
        elementi comuni:
        
        indicazione della base giuridica ossia il riferimento alla disposizione che abilita le istituzioni ad adottare l atto, rileva con riferimento a
        
        1 al principio di attribuzione, consente di verificare se l istituzione sia dotata del potere che esercita
        
        2 verificare che il procedimento seguito x l adozione sia in concreto quello previsto
        
        efficacia nel tempo Il legislatore definisce atti legislativi quelli adottati secondo la procedura legislativa ord o spec, e ne prevede l entrata in vigore previa pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, alla data da essi indicata o al decorso di 20 gg dalla pubblicazione
        
        obbligo di motivazione ( fa conoscere sia il modo in cui l istituzione ha applicato i trattati sia consente agli organi giurisdizionali di esercitare un controllo adeguato INOLTRE Difetto o carenza della motivazione sono vizi che si traducono nella violazione di forme sostanziali)
      - ATTI NON VINCOLANTI ( sanciti espressamente dall' ART 288 TFUE)
        
        RACCOMANDAZIONI con valore esortativo e cioè che sollecitano il destinatario a tenere un determinato comportamento in linea con gli obiettivi ue
        
        PARERI esprimono il punto di vista ue riguardo una determinata materia
        
        possono essere entrambi diretti alle istituzioni, agli stati membri, a persone fisiche o giuridiche
        
        la pubblicazione sulla gazzetta non è imposta dal tfue, tuttavia è utilizzata al fine di facilitarne la conoscenza
        
        sebbene si tratti di atti non vincolanti, talvolta si parla di effetto liceità in merito alle raccomandazioni, si tratta di conferire liceità ad un comportamento illecito, al fine di uniformarsi alla raccomandazione
        
        Dalla sentenza Grimaldi emerse che Le raccomandazioni non possono essere considerate del. Tutto prive di effetti giuridici, dal momento che il giudice nell applicarre o interpretare le norme UE deve tener conto anche delle raccomandazioni
    - - comunicazioni
      - inviti
      - codici di condotta
      - istruzioni pratiche
      - programmi generali
- - - - • – non implementate in tempo utile
      - – o implementate parzialmente;
      - – o, ancora, addirittura non implementate,
      - • Ma tale efficacia diretta è solo verticale (privato contro istituzione della struttura statale) e non anche orizzontale (privato contro privato). L’efficacia orizzontale è, infatti, sempre stata negata in maniera esplicita dalla Corte.