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Modello 3: un nuovo bipolarismo - Coggle Diagram
Modello 3: un nuovo bipolarismo
È possibile che a
sfidare la posizione dominante degli Usa sia un solo Stato
. In quest’ottica è l’epoca dal 1945 al 1990 a costituire la
condizione normale degli affari internazionali
.
Le grandi potenze devono diventare
superpotenze
; devono avere una
dimensione continentale, con una popolazione cospicua e una portata globale
. Sono pochissimi gli Stati-nazione che possono conseguire lo status di superpotenza.
Negli anni a venire il candidato che ha più probabilità di raggiungere
gli Usa e la Cina
I sostenitori di un nuovo bipolarismo
prevedono che l’ascesa cinese alla fine porterà la Cina
e gli Usa a uno scontro
geo-politico in qualche modo simile alla competizione della Guerra Fredda
.
La
Cina è il candidato ideale poiché presenta molti attributi tipici di una grande potenza
: grandi dimensioni, crescita economica, capacità militari in via di modernizzazione e una politica estera ambiziosa.
Maggiore la crescita cinese, maggiori saranno le
preoccupazioni che questa causerà agli Usa e maggiore sarà la determinazione
dei leader cinesi nel pretendere lo status e l’influenza commisurati alle loro capacità.
Caratteristiche
Sia a
livello governativo sia a livello di opinione pubblica
, gli Usa vedranno nella Cina il principale sfidante geopolitico e un potenziale avversario.
In questo
contesto bipolare
, le due potenze cercheranno di
guadagnarsi l’appoggio di altri Stati
, sia informalmente sia attraverso alleanze formali.
La competizione probabilmente inizierà in
Asia orientale
, laddove la
Cina cercherà di imporre la propria egemonia regionale
e gli Usa tenteranno di mantenere il proprio status di ago della bilancia sul continente.
TENDENZE
Durante il primo decennio del nostro secolo le relazioni tra Usa e Cina sono state per lo
più improntate alla cooperazione
.
La Cina si è posta come
sfidante paziente
: ha definito la sua politica estera in termini di
ascesa pacifica
, intendendo con ciò la volontà di
sviluppare le capacità economiche e l’influenza politica senza minacciare
o provocare i vicini regionali né tanto meno a comunità globale.
Sotto la cooperazione apparente, tuttavia,
c’erano segnali che entrambe le potenze si stessero silenziosamente preparando alla possibilità di una futura competizione geopolitica
: gli Usa stanno rafforzando e ampliando le alleanze di sicurezza forgiate durante la Guerra Fredda in Asia orientale; rapporto annuale Chinese Military Power.
Dal canto loro,
i leader cinesi si sono rivolti a Taiwan con una combinazione di intimidazione militare e cooperazione economica
; la Cina ha inviato missioni diplomatiche e aiuti economici ai paesi del Medioriente e dell’Africa, ricchi di materie prime e in grado di garantire fonti sicure di approvvigionamento di petrolio e di gas;
la Banca Centrale cinese ha
accumulato centinaia di miliardi di dollari e durante la crisi finanziaria ha messo in dubbio l’appeal futuro di un sistema monetario internazionale sul modello americano
. La crisi finanziaria ha fornito alla Cina un’
opportunità per mostrare i vantaggi del proprio modello economico di capitalismo di Stato
: questo sistema unisce i controllo politico centralizzato a un sistema economico decentralizzato.
Evidenze empiriche in contraddizione
Per la quanto la Cina stia
crescendo a ritmo accelerato
, non sta necessariamente seguendo una
traiettoria lineare nel percorso verso lo status di superpotenza
.
Le sfide che si
prospetteranno sono formidabili e potrebbero porre un freno alla sua continua crescita.
Nel corso di decenni dovrà anche far
fronte alla sfida demografica di una grande fetta di popolazion
e sempre più anziana a cui sarà lo Stato a dover far fronte.
In secondo luogo, assumendo che la Cina continui a crescere e a porsi come sfidante per gli Usa, dovremmo
aspettarci anche che la struttura bipolare che ne deriva porti necessariamente alle ostilità della Guerra Fredda?
La Cina e gli Usa sono
interdipendenti nel settore finanziario, del commercio e degli investimenti
. In virtù dell’interdipendenza economica è difficile per
entrambe le potenze isolare la controparte politicamente
.