CORTECCIA FRONTALE
FUNZIONI ESECUTIVE: insieme delle funzioni superiori (linguaggio,memoria, attenzione). Sindrome aprassica: alterazioni della capacità di pianificazione, di giudizio e decisionale. Si pensa che tutte le funzioni esecutive facciano affidamento alla memoria di lavoro.
DOPPIA DISSOCIAZIONE: elimina il problema della difficoltà di un compito rispetto ad un altro. VIene usata per indagare l'archittettura anatomo-funzionale dei processi mentali e la sua base cerebrale. Si ha quando un soggetto esegue normalmente il compito A e ad un livello ridotto il compito B.
MISURARE L'ATTIVITA CEREBRALE
SPLIT BRAIN
CORTECCIA PREFRONTALE MEDIALE: DES APATICO eloquio lento e stentato che rasenta il mutismo, compromissione della capacità di articolazione della parola
C. PREFRONTALE VENTROMEDIALE o orbitofrontale: agire in modo adeguato in base alle circostanze. Emozioni non congrue con le circostanze DES DISINIBITO, aspetti emozionali della presa di decisione e ricompensa connessioni inibitore con l'amigdala.
CORTECCIA PREFRONTALE DORSOLATERALE: comportamenti perseverativi, reiterano un comportamento sbagliato. Mancanza di orientare il comportamento verso uno scopo e di adattarlo in modo piu efficiente. DES DISESECUTIVO. Capacità di pianificazione, astrazione e flessibilità cognitiva. Lesione alla working memory
PHINEAS GAGE: lampante e rapida metamorfosi sul piano comportamentale e caratteriale
CORTECCIA CINGOLATA: valutazione conflitti e selezione risposta. Perdita di iniziativa, apatia e abulia fino al mutismo acinetico. Incapacità di mantenere l'attenzione su un compito
SINDROME DISESECUTIVA: complesso sintomatologico riscontrato in seguito a lesioni prefrontali laterali. Incapacità di pianificare e programmare strategie, incapacità di passare da un concetto all'altro, incapacità di inibire risposte comportamentali adeguate, deficit attentivi e confabulazioni.
Sociopatia acquisita causata da lesione orbitofrontale: alterazione di comportamenti sociale, pazienti insensibili e poco empatici. é la forma più grave di disinibizione frontale. Il paziente sa come dovrebbe agire ma non lo fa.
SINDROME DA DIPENDENZA AMBIENTALE: deficit del controllo personale su stimoli ambientali e fisici. Perdita dell'inibizione frontale. Comportamento di imitazione dell'esaminatore senza volontà e senza interdire. Utilizzazione di oggetti e altri stimoli. Eccessiva dipendenza da semplici cue ambientali. Danni alle porzioni anterori e mesiali del lobo frontale.
EMISFERO SX: linguaggio, pensiero analitico e logico-matematico. EMISFERO DX: abilità visuospaziale, percezione del globale rispetto al dettaglio, attivo per emozioni negative mentre il sx per quelle positive.
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Quando lo stimolo è presentato all'emicampo visivo sx viene elaborato solo dall'emisfero dx quindi il paziente non è in grado di descrivere l'oggetto.
RICORDO EPISODICO: corteccia prefrontale dorsolaterale contribusice al successo della codifica episodica, manipolare e organizzare l'info all'interno della memoria di lavoro. Lesioni portano all'aumento di falsi allarmi in compiti di memoria in laboratorio. Le confabulazioni sono associate a lesioni orbitofrontali. La prefrontale contribuisce ai processi di controllo semantico ed esecutivo nella codifica e nel recupero in stretta connessione con la parietale (per la memoria dichiarativa). La corteccia parietale dorsale attiva con prove di familiarità e riconoscimento a bassa certezza mentre per il recupero e riconoscimento ad alta certezza nella parietale ventrale. PARIETALE POSTERIORE:
fMRI: l'ossiemoglobina verso l'area attiva, la concentrazione relativa di deossiemoglobina diminuisce in pochi secondi portando a variazioni localizzate di risonanza magnetica, dipende dalla ossigenazione del sangue. Risoluzione temporale superiore.
EEG : onde cerebrali elettriche al livello del cuoio capelluto. Il voltaggio dell'elettrodo va sa 1Hz a 100Hz. Il segnale EEG deriva dalla somma dei potenziali di campo dendritici nei gruppi di neuroni che variano insieme.
PET composti marchiati radioattivamente iniettati nel flusso sanguigno si distribuiscono nelle aree metabolicamente più attive, bassa risoluzione temporale (1m di blocco) attività neuronale troppo lunga.
ERP: segnali correlati a eventi (cognitivi, motori o stimoli). Piccole fluttuazioni di voltaggi in un EEG, riflettono la somma dell'attività elettrica delle popolazione neuronali che rispondo all'evento. Serie di picchi postivi e negativi.