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Modello 1: un mondo caratterizzato dalla competizione geo-economica -…
Modello 1: un mondo caratterizzato dalla competizione geo-economica
Caratteristiche
Stati che
prima
erano soliti avere una
maggiore preoccupazione di sicurezza l’espansione territoriale
e la difesa delle mire di conquista da parte di altre grandi potenze,
sono
ora
concentrati su una lotta per
accaparrarsi mercati per le esportazioni
, materie prime e posti di lavoro con il
più alto valore aggiunto per i propri cittadini
(“lotta per il prodotto mondiale” Helmut Schmiddt).
In questo nuovo mondo la
sicurezza economica
(la capacità di garantire la ricchezza in un mondo di risorse scarse) ha
scalzato la sicurezza militare come obiettivo principale degli Stati-nazione
.
I governi che mobilitavano risorse
principalmente per la rivalità militare porranno l’enfasi sulla competizione economica
.
In termini teorici si può parlare di “
realismo economico”
, in quanto la dinamica di base rimane la
competizione tra Stati, con la differenza che avviene nell’area economica
.
Il modello prevede lo
sviluppo di blocchi economici in competizione
, ovvero gruppi di Stati organizzati attorno alle economie e alle valute delle principali potenze economiche⇾ blocco nord-americano, blocco europeo e uno o due blocchi nell’Asia orientale.
Secondo il
modello geo-economico
, ciascun blocco cercherà di
diffondere la sua influenza nelle regioni limitrofe
.
La
Russia
costituisce un caso interessante: le sue
potenzialità come grande potenza sono condizionate dalla sua debolezza economica
.
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Tendenze
NAFTA, integrazione Usa con l’America Meridionale, l’integrazione europea, l’APEC, l’ASEAN+3.Tuttavia le
trattative commerciali a livello globale si sono ridotte praticamente a zero
. Anche la competizione per le
risorse naturali tra le principali potenze si è andata intensificando
.
Evidenze empiriche in contraddizione
Nell’era della globalizzazione molte compagnie hanno
identità e interessi transregionali
: operano e sono attive in tutte le principali aree del mondo, non solo quelle in cui hanno la sede principale.
In
conflitto economico
regionale è contrario agli interessi delle
imprese transnazionali che hanno un network di produzione e vendita globale.
Inoltre, le relazioni economiche internazionali sono
propriamente un gioco a somma positiva
, poiché la
cooperazione economica può creare maggiore ricchezza per tutte le regioni
, rispetto a un gioco a somma zero, in cui la regione che guadagna lo fa a discapito delle altre.
Se tutti possono
trarre utilità dall’aumento complessivo del benessere economico
, allora gli incentivi alla mobilitazione e competizione geo-economica calano, tanto per i governi quanto per le imprese.
Più gli accordi economici regionali saranno aperti, più sarà difficile considerarli come unità indipendenti e in competizione
. Ad oggi, il regionalismo contemporaneo risulta aperto piuttosto che chiuso.