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La tradizione liberale - Coggle Diagram
La tradizione liberale
Il Liberalismo ritiene che la natura interna degli Stati, in particolare gli interessi e le motivazioni degli Stati democratici e orientati al mercato, siano gli aspetti più importanti delle Relazioni Internazionali.
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ASSUNTI
1/ Il mondo è un continuo processo di modernizzazione⇾ l’evoluzione delle abilità umane ha vaste conseguenze sul modo in cui vengono disposti potere, comunicazioni, relazioni, interessi, la comunità e le possibilità politiche.
I realisti tendono a concepire la storia in termini di ciclicità, in cui uomini compiono ripetutamente i medesimi errori. I liberali, d’altro canto sono più inclini a rilevare il progresso, che si manifesta in condizioni politiche, economiche e sociali che migliorano nel tempo.
2/ I principali attori delle Relazioni Internazionali sono gli individui e i gruppi non gli Stati⇾ a seconda dei loro interessi e delle loro inclinazioni essi possono formare comunità e ordinamenti politici al di sopra e al di sotto del livello dello Stato-nazione.
Essi possiedono, almeno in potenza, la capacità di trascendere le vecchie forme della guerra e dell’ostilità tra i popoli e stabilire forme di politica internazionale più pacifiche e favorevoli alla collaborazione.
3/ Gli individui hanno incentivi e impulsi al commercio, allo scambio e alla cooperazione.
4/ La modernizzazione e il progresso hanno la tendenza a condurre le società lungo il percorso comune indirizzato verso la democrazia e la società di mercato.
Ritengono che il movimento della storia sia più o meno lineare con un percorso che indirizza le società in via di sviluppo e quelle avanzate verso la democrazia liberale e il capitalismo.
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ASSERZIONI
1/Liberalismo commerciale (Adam Smith) ⇾ la società di mercato e l’interdipendenza economica tendo ad avere un effetto pacificante sulle relazioni inter-statali.
Con l’intensificarsi dei rapporti economici fra gli Stati-nazione, affioreranno degli interessi acquisiti che spingono a mantenere relazioni stabili, aperte e cooperative.
La ricchezza economica alimentata da sempre maggiore interdipendenza renderà la guerra e la competizione meno probabili poiché i costi del conflitto, in particolare per i gruppi di interesse interni, saranno inevitabilmente alti.
2/ Le democrazie tendono a non combattersi tra di loro⇾ teoria della pace democratica, Immanuel Kant “Per la pace perpetua”
Per le seguenti ragioni: Le democrazie hanno delle preferenze in comune, vogliono sistemi aperti costruiti intorno a regole e istituzioni stabili.
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