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ARCHILOCO - Coggle Diagram
ARCHILOCO
- primo poeta giambico ed elegiaco
- introduce l'"io" lirico, che rappresenta un "noi" comunitario contrapposto al "loro" di un'altra comunità nemica
- tratta un'ampia gamma di emozioni umane
- la sua produzione è "non omerica" per quanto riguarda l'etica militare, ambienti e situazioni, l'amore e il sesso...
nell'iscrizione di Mnesìepes: Archiloco, da ragazzo, mentre andava a vendere un bue, incontrò le Muse sotto forma di fanciulle che trasformarono il su bue in una lira, dandogli così l'investitura poetica
- morì piuttosto giovane, ucciso nell'isola di Nasso da un tale Calonda
- visse anche a Taso, dove un suo antenato aveva condotto una colonia
- il padre si chiamava Telèsicle, la madre, una schiava tracia, Enipò (forse un nome fittizio)
- la sua patria era l'isola di Paro (Cicladi)
fonti: i suoi carmi e due iscrizioni votive rinvenute nel santuario in suo onore, l'Archilocheion
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1. fr.19 W: regno di Gige, re di Lidia (680-650 a.C. circa)
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LA POETICA
- dichiarazioni metapoetiche che denotano la consapevolezza del poeta
- impiego di elementi popolari, come la favola (αĩνος), che diventava illustrazione simbolica di situazioni reali, o l'epinicio, un canto di vittoria in onore dei vincitori dei giochi
- uso frequente della persona loquens, alla quale viene spesso delegata la violenza degli attacchi
- ampio arco di ruoli: a narrare è spesso l'"io-noi"
IL MESTIERE DI SOLDATO
Archiloco era un mercenario, un soldato che combatteva per la paga e la guerra occupava buona parte della sua poesia
Realismo e ironia
il poeta rifiuta la figura dell'eroe omerico in vantaggio di un guerriero piccolo, dalle gambe storte, ma coraggioso
Esempi
- fr.5 W: abbandono dello scudo
- fr.133 W: Archiloco attesta che la fama di chi è morto scompare presto
simposio militare: durante le campagne, i versi di Archiloco erano l'intrattenimentoper i simposi guerreschi e i suoi compagni erano l'uditorio
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LINGUA, STILE, METRICA E MUSICA
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FORTUNA
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in età classica
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denigrazione: Pindaro (V sec. a.C.), Crizia (V sec. a.C.), Eraclito, Platone e Aristotele (V-IV sec. a.C.)