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Il seicento e il ribaltamento degli equilibri - Coggle Diagram
Il seicento e il ribaltamento degli equilibri
Durante l'eta moderna i conflitti furono una relazione normale fra gli stati
Il conflitto più sanguinoso fu la guerra dei Tren'anni(1618-1648)
Questa guerra fu scatenata dagli Asburgo con lo scopo di affermare la propria egemonia politica in Europa e di ricondurre all'unità religiosa nel cattolicesimo i territori imperiali
Infatti l'imperatore Rodolfo II interruppe la distensione che si era creata dopo la pace di Augusta e riaprì gli scontri con i protestanti
Questo scontro portò alla nascita di due coalizioni di stati tedeschi
L'Unione Evangelica,guidata da Federico V del Palatinato e la Lega Cattolica,guidata da Massimiliano di Baviera
Attraverso diverse fasi.
-Guerra locale:la causa che portò alla guerra partì dalla Boemia quando nel 1617 il re Ferdinando d'Asburgo annullò le concessioni fatte dai suoi predecessori portando alla ribellione i boemi e assegnarono il trono a Federico V del Palatinato.
La ribellione venne represse con la sconfitta dei protestanti.
-Guerra europea:In Germania il conflitto religioso si riaprì,mentre la spagna entro in guerra con l'Olanda.
Svezia e Danimarca appoggiate dall'Inghilterra e Francia,si schierarono con l'Olanda assumendo così dimensioni europee.
-Guerra di egemonia:La Francia nel 1635 dichiarò guerra alle monarchie asburgiche.Con questa dichiarazione la Francia cessò la guerra religiosa passando ad una guerra di egemonia
La guerra fu vinta dalla Francia grazie all'alleanza con Olanda e Svezia
La guerra terminò con la pace di Vestfalia che sancì il fallimento dei progetti asburgici
Infatti Ferdinando III dovette cedere la libertà di culto,rinunciare alla pretesa di esercitare un forte potere centrale così che l'impero divenne un insieme di stati piccoli e gli Asburgo continuarono a esercitare una vera sovranità solo sui loro stati diretti
Mentre le vincitrici ottennero nuovi territori
La fine della guerra pose fine alle guerre di religione e sancì la necessità di una politica laica
E dimostro che la politica era divenuta "europea" cioè che le vicende di ogni stato avevano ripercussioni su tutti gli altri
Crisi economica e atlantizzazione
Tra il cinquecento e il seicento,l'Europa conobbe un rallentamento della crescita della popolazione dovuto ad epidemie,guerre e carestie
Oltre al crollo demografico ci fu anche il tracollo del mercato spagnolo,tedesco e turco.Questi fattori portarono ad una crisi economica
Questa crisi portò a ribaltamenti in tutta Europa infatti gli stati mediterranei venero sconfitti da quelli atlantici sopratutto dall'Olanda
L'ascesa delle potenze atlantiche ebbe vantaggi anche nella conquista delle colonie,infatti Francia,Inghilterra e Olanda affiancarono Spagna e Portogallo
Questo portò ad un differente tipo di colonialismo infatti passò dalla conquista di territori alla produzione di piantagioni
Questo nuovo metodo portò però una necessivo uso di manodopera,perciò si diede inizio alla tratta degli schiavi neri
Le nuove potenze come ad esempio l'Olanda,Inghilterra e Francia: seguirono il modello portoghese basato sul colonialismo,la prima non costituì un impero coloniale ma cercò di garantirsi il dominio dei traffici commerciali.Un importante compagnia fu quella delle Indie orientali e Occidentali
La seconda inizio l'espansione coloniale tra la fine del cinquecento e inizio nuovo secolo,a differenza dell'Olanda mirò alla fondazione di colonie di popolamento e impose alla sue colonie di commerciare solo con la madrepatria
Mentre la Francia fu l'ultima potenza europea ad entrare in competizione coloniale.La sua colonia fu il Canada che però fallì per la ritrosia dei Francesi a espatriare e a investire capitali all'estero.
Tuttavia però consolidò la presenza francese nel Nord dell'America
Questo rallentamento però fu solo nel Mediterraneo e nel centro-europa,mentre la parte nordica ebbe un periodo di espansione