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Le conquiste e le trasformazioni a Roma - Coggle Diagram
Le conquiste e le trasformazioni a Roma
TRASFORMAZIONI NELLA CLASSE DIRIGENTE
Cambiò la composizione dell'oligarchia, costituita dalla nobiltà, composta da plebei e patrizi che avevano raggiunto la più alta magistratura.
CURSUS HONORUM
è la carriera politica che consisteva in una serie di tappe di un percorso ascendente
per iniziarlo bisognava aver prestato servizio militare nella cavalleria o nella prima fila della fanteria.
i primi gradini erano la questura e l'edilità, poi pretura e consolato e infine censura e tribunato.
i questori e gli edili avevano direttamente accesso al senato e il magistrato e la sua famiglia acquisivano il rango senatorio.
si assumeva il rango nobiliare quando si aveva almeno un console in famiglia.
Come si diventava nobili
bisognava superare una selezione dall'alto
CONTROLLO DELLE ASSEMBLEE, chi aveva più clienti, aveva più voti, MECCANISMI CLIENTALI.
MATRIMONI, nell' alta società romana furono sempre utilizzati per creare alleanze.
HOMO NOVUS, era chi arrivava al consolato senza avere antenati consoli e quindi era il primo della sua famiglia
erano sempre una minoranza
TRASFORMAZIONI NELLA SOCIETA' E NELL'ECONOMIA
Dalle province arrivava a Roma un grandissimo flusso di ricchezze
veniva distribuito in parte ai cittadini romani e una piccolissima parte andava agli italici
tutto era nelle mani:
i senatori
Arbitro delle scelte politiche, dal II secolo a.C. iniziò a nominare i governatori delle province
dei cavalieri, nuova classe sociale emergente, a cui potevano far parte solo i cittadini con un reddito di 400 000 sesterzi l'anno
Investivano i loro capitali in attività commerciali e finanziarie e ricavavano enormi profitti dalla riscossione delle imposte nelle province, dai rifornimenti di armi e vettovaglie all'esercito, queste attività venivano chiamate "publica" e i cavalieri "pubblicani".
I cavalieri divennero il moto dello sviluppo economico ma vennero esclusi dalle cariche politiche
CORRUZIONE POLITICA, per essere eletti alle magistrature non bastava stringere alleanze, avere clienti ma fare donazioni e avere soldi
SFRUTTAMENTO DELLE PROVINCE, questo sfruttamento economico e il malgoverno delle province porta nel 149 a.C. ad istituire un tribunale speciale dedicato ai reati di malgoverno nelle province. i tribunali erano, però, composti da senatori che giudicavano altri senatori, quindi finivano sempre per assolvere l'imputato.
CAMBIA IL VOLTO DELLE CAMPAGNE NELLA PENISOLA ITALIANA
I contadini si allontanano dai loro poderi per andare a combattere e le loro terre vengono prese dai nobili, quindi c'è una CRISI DELLE PICCOLE PROPRIETA' TERRIERE, i nobili per lavorare grandi appezzamenti di terra sfruttano gli schiavi derivanti dalle conquiste, quindi nasce un' ECONOMIA SCHIAVILE, e nascono così le ville romane quindi avviene una CRESCITA DI GRANDI PROPRIETA' TERRIERE.
IL NUOVO PROLETARIO URBANO
Gli agricoltori impoveriti si spostarono in città, Roma, e crearono una nuova classe, IL PROLETARIO URBANO, che vivevano in piccoli appartamenti in affitto chiamati "insulae"
Ricevevano sostegni dai magistrati o dalle famiglie più ricche
per assicurarsi il loro consenso
gare, spettacoli, lotte di gladiatori
distribuzione gratuita di grano
Gli italici diedero sempre sostegno nelle guerre ma erano sempre esclusi dalla piena cittadinanza romana, questo porterà ad un diffuso malcontento.
TRASFORMAZIONI NELLA MENTALITA' E NELLA CULTURA
I tradizionalisti difendevano le finalità di tipo morale e civile della retorica romana che venivano messe in pericolo dai retori greci così con un editto nel 161 a.C. i tradizionalisti cacciarono da Roma i retori greci ma questa azione si rivelò perdente.
Il circolo degli Scipioni riunì esponenti della nobiltà romana filoellenica e intellettuali greci. Polibio scrisse i quaranta libri delle sue "Storie" che hanno lo scopo di spiegare come Roma era potuta diventare padrona del Mediterraneo.
I tradizionalisti combatterono una guerra contro i filoellenici, Catone il Censore era il campione dei tradizionalisti, fecero accettare una serie di leggi contro il lusso.
Fino al III secolo a.C. la società romana era ancora improntata sul "mos maiorum"
Molti intellettuali greci, prigionieri dei romani vennero poi liberati e si occuparono di istruire i rampolli di famiglia naquero così due correnti di pensiero: i FILOELLENICI e i TRADIZIONALISTI
Filosofie greche di età ellenistica:
stoicismo
dominante a Roma
il più grande divulgatore delle filosofie ellenistiche, in particolare del stoicismo è Cicerone
andava oltre la singola città
cosmopolitismo
individualismo