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GLI ANNI NOVANTA IN ITALIA, Marina Tabellini 4C - Coggle Diagram
GLI ANNI NOVANTA IN ITALIA
Dopo la morte di Depretis
divenne presidente del consiglio Francesco Crispi
Egli era caratterizzato da una maggiore intransigenza e dal desiderio di trasformare l'Italia in uno stato rispettato dalle superpotenze europee
Le iniziative del suo governo
Allargamento del diritto di voto a tutti i cittadini maggiorenni maschi alfabetizzati che pagassero un censo di almeno cinque lire annuali
Nuovo codice penale
Cancellazione del diritto di sciopero
Abolizione della pena di morte
Carica di sindaco resa elettiva
Viene dato più potere alla polizia e viene diminuita la libertà sindacale
In campo internazionale rafforzò alcuni legami con la Germania e di conseguenza entrò in conflitto con la Francia, questo portò ad una sorta di guerra economica a tariffe doganali
Crispi
fu
anche
il primo sostenitore dell'espansionismo imperialistico
Gli inizi della colonizzazione in Africa da parte degli italiani erano stati molto timidi, il governo aveva
acquistato territori sulle coste della Somalia e la Compagnia Rubattino aveva acquistato due signorotti dell'Eritrea
Dopo aver conquistato l'Eritrea provarono ad espandersi nell'entroterra dell'Etiopia e tesero un'
imboscata a Dogali che venne annientata
I soldati che presero parte all'imboscata furono visti come martiri mentre gli Etiopi come feroci selvaggi
Gli italiani pensavano che una volta sottomessa l'Etiopia sarebbe potuta l'Italia sarebbe stata considerata al pari delle altre potenze europee
1889 venne firmato dall'imperatore Menelik e dal delegato italiano Antonelli il
trattato di Uccialli
, una sorta di accordo commerciale
Il testo era stato però tradotto in italiano in maniera molto diversa, con questa traduzione veniva infatti sancita l'imposizione di un vero protettorato del nostro Stato nei confronti di quello etiope
Menelik a quel punto rifiutò una simile interpretazione dell'accordo e la denunciò
Nel 1895 si arrivò allo
scontro diretto che vide la grande superiorità numerica etiope che schiacciò gli italiani a Adua nel 1896
Nel contesto del governo Crispi nacquero
partiti finalizzati a difendere gli interessi dei lavoratori
NACQUE IL PARTITO SOCIALISTA DI ISPIRAZIONE MARXISTA
Si assistette ad un'adesione di massa da parte di operai e braccianti
Concentrava tutte le energie sull'obiettivo di far raggiungere ai lavoratori delle condizioni di vita migliori
Rifiuta il mondo anarchico basato su cospirazioni segrete
I cambiamenti e riforme sociali che volevano introdurre volevano farlo per via legale
La nascita di questo partito sarebbe arrivato al suo massimo compimento dopo grandi cambiamenti ed a quel punto una rivoluzione pacifica li avrebbe confermati
Teoria di Filippo Turati definita gradualista
Nacque il movimento dei
Fasci dei lavoratori,
di origine siciliana che era la
diretta espressione del malcontento della popolazione difronte alla crisi
portata dalla guerra doganale con la Francia
Il movimento si occupava di riunire i lavoratori per aumentare la loro forza contrattuale difronte ai padroni
Simile ad un vasto movimento sindacale
Organizzava le lotte di resistenza
Nell'autunno del 1893 le agitazioni si fecero violente e ci furono scontri con le forze armate
Procedettero in massa con lo scioglimento di tutte le associazioni di lavoratori
Vennero abrogati dal governo alcuni provvedimenti d'emergenza che contemplavano severe limitazioni della libertà di stampa ed arresto preventivo
Prometteva ai contadini condizioni di vita e lavoro più dignitose
Dopo la pesante sconfitta di Adua il governo Cirspi dovette dimettersi immediatamente
e
salì come capo del governo Antonio Rudinì
che era convinto che lo Stato italiano fosse minacciato dai Cattolici ostili al Risorgimento e dai socialisti
Rimase l'idea di dover sopprimere ogni rivendicazione popolare ed intento rivoluzionario
Fu esemplare lo scontro di Milano nel 1848 che provocò 82 morti
Seguendo questa scia la massima crisi di fine secolo fu raggiunta sotto il presidente del consiglio Luigi Pelloux
che presentò una
serie di leggi eccezionali
che:
proibivano lo sciopero degli operai del pubblico
limitavano la libertà di stampa
permettevano ai prefetti di sopprimere alcune associazioni ritenute pericolose
Nel governo queste leggi videro radicali opposizioni da parte di socialisti e liberali di sinistra e tramite le votazioni si mise in luce la sconfitta dei candidati a favore di Pelloux
Nel luglio del 1900 fu ucciso dall'anarchico Gaetano Bresci il re Umberto I
La risposta a quell'attentato da parte del Pese dimostrò che l'atmosfera stava nettamente cambiando
Fu esemplare quello che scrisse Luigi Albertini nel Corriere della Sera cioè che l'itlia non avrebbe potuto percorrere altra strada se non la via del parlamentarismo
Marina Tabellini 4C