Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
GIACOMO LEOPARDI - Coggle Diagram
GIACOMO LEOPARDI
Giacomo Leopardi nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, nelle Marche.
-
La madre era una donna severa e poco affettuosa.
Il padre conte Monaldo Leopardi era un conversatore ed era contrario all'annessione delle Marche all'Impero napoleonico.
Il conte coltivava interessi culturali e occupava il proprio tempo nella cura di una vastissima biblioteca.
Leopardi tra il 1809 e il 1816 imparò il greco antico, il latino e l'ebraico, compose due tragedie i saggi eruditi.
Giacomo era molto cagionevole di salute e l'infelicità e l'insoddisfazione insieme al bisogno di realizzare qualcosa di grande lo spinse come egli scrisse dall'erudizione al bello cioè alla poesia.
Giacomo credeva nell'importanza della felicità. Scrisse il Zibaldone che era un diario personale di Giacomo che però venne pubblicato.
-
Nel 1817 Leopardi iniziò un rapporto epistolare con lo scrittore Pietro Giordani , il suo primo amico e sostenitore culturale.
-
Sempre nel 1817 iniziò la stesura di riflessione e appunti personali in seguito raccolti nello Zibaldone.
Nel 1819 Leopardi maturava la cosiddetta "conversione filosofica", ossia quel passaggio dal bello al vero, dalla poesia filosofica che lo portò al definitivo distacco dalla religione, all'adesione alla filosofia sensistica e materialistica.
Nel luglio preparò in segreto la fuga da Recanati chiedendo un passaporto per Milano. Il piano fu scoperto dal padre e quindi Leopardi rinunciò a partire.
Dal 1818 fino al 1822 Leopardi si dedica molto alla poesia e scrive dei grandi componimenti poetici come l'Infinito, Alla Luna
1822 Leopardi fa un viaggio a Roma che però lo deluse profondamente soprattutto la città perché lasciata decadente .
A Firenze s'innamorò di Funny Targioni Tozzetti ma senza fortuna mentre nell'ottobre del 1833 si stabilì a Napoli e nel 1835 firmò un contratto per la pubblicazione delle proprie Opere.
-
-
I Canti (1817-1836)si suddividono in tre edizioni, la prima stampata a Firenze nel 1831 e dedicata agli "amici fiorentini" conteneva 23 liriche; la seconda comprendeva 39 liriche e fu pubblicata a Napoli nel 1835; la terza nel 1845 dopo la morte del poeta.
Le Operette morali è una raccolta di dialoghi filosofici e prose satiriche composta nel 1824 e terminata nel 1832. La prosa leopardiana unisce al rigore argomentativo il pungente sarcasmo nei confronti dell'ottimismo della scienza e della religione.
Lo Zibaldone venne scritto tra il 1817 e il 1832, l'opera è contemporaneamente cronaca e autobiografica cioè una raccolta di appunti e pensieri di vario genere : critica letteraria, filologia classica e moderna, progetti di opere.
Leopardi dice che il solo piacere concesso agli uomini consiste nell'immaginare la realizzazione dei propri desideri, più che nell'ottenerla. l'infelicità pone anche la condizione psicologica ed esistenziale dell'uomo animato dal desiderio di un piacere inappagabile.
Nel pessimismo storico la natura è benigna e ci fornisce immaginazione ed illusioni come rimedi contro l'infelicità. Il progresso e la ragione riducono l'effetto di questi strumenti e portano all'infelicità. Solo i fanciulli e gli antichi sono felici.
Nel pessimismo cosmico la natura è matrigna e indifferente, ci mette al mondo e ci fa soffrire e questa condizione riguarda tutti cioè è assoluta e universale.
La Ginestra e una nuova rivalutazione della ragione e praticamente l'uomo insieme ai suo simili può tentare la costruzione della nuova civiltà nella direzione di un legame universale di solidarietà che permette di affrontare con dignità la consapevolezza del "vero" e il destino comune di infelicità.