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L'Italia alla fine dell'800 e il governo Crispi (1887-1896) -…
L'Italia alla fine dell'800 e il governo Crispi (1887-1896)
Già dalla metà del'800 i lavoratori italiani si erano organizzati nelle
Società di mutuo soccorso
che prestavano assitenza in caso di malattia o anzianità dei lavoratori o funzionavano come casse di prestito
con l'industrializzazione del Nord le organizzazioni socialiste, ispirate al pensiero di Marx, diedero vita alle
Camere del lavoro
per unire i lavoratori
nel 1895 nacque il
Partito socialista italiano
di Filippo Turati
Anche i
cattolici
si organizzarono per prestare assistenza a lavoratori di industrie e campagne, figura di spicco del movimento cattolico fu
Don Luigi Sturzo
In Sicilia fu promosso un movimento di lavoratori chiamato
Fasci siciliani
Politica di espansione coloniale
per affermare il prestigio dell'Italia in Europa fu occupata l'Eritrea
Grave sconfitta dell'esercito italiano a Dogali (1887)
Si tentò l'impresa anche nell'impero Etiopico
Umberto I tentò di imporre un autoritarismo appoggiato dalle forze reazionarie del paese anche se in parlamento si erano rafforzati i gruppi socialisti e repubblicani
L'aumento dei prezzi provocò disordini e tumulti
1898 a Milano Di Rudinì ordinò al generale
Bava Beccaris
di sparare sulla folla. Bava Beccaris fu insignito dal re Umberto I della medaglia al valore
militare
il 29 luglio 1900 l'anarchico
[Gaetano Bresci
](
https://www.youtube.com/watch?v=ESjdcPEdOyQ
), tornato dagli Usa, assassino Umberto I. Gli successe il figlio Vittorio Emanuele II
1887
F. Crisp
i, siciliano diventò
primo ministro
1890
Codice penale Zanardelli
: abolizione della pena di morte e riconoscimento del diritto di sciopero
aumenta il
protezionismo
ma combatte le associazione dei lavoratori (repressione dei fasci siciliani)
governo autoritario
concesse larghi poteri alla polizia
Politica estera fallimentare
l'esercito italiano venne nuovamente sconfitto in Etiopia nel
1896 ad Adua
1896 Crispi si dimise e si ritirò a vita privata