-nelle zone costiere e nelle oasi, grazie alla presenza di acqua, si coltivano orzo, frumento, agrumi, olivi, datteri, tabacco, uva, pomodori; l’allevamento è affidato essenzialmente ai nomadi; si pescano principalmente tonni e spugne. -L’attuale prosperità del paese, poverissimo per secoli, ma attualmente con il reddito pro-capite più alto dell’Africa, è legata alla scoperta, nel dopoguerra, ad opera di compagnie petrolifere straniere, dei ricchi giacimenti di petrolio della Cirenaica e della Sirtica. -Il petrolio rappresenta il 90% delle entrate statali. -Altre risorse estrattive sono quelle del sale e della soda nel Frezzan e soprattutto del gas metano i cui giacimenti potrebbero durare per alcune generazioni.- Per quanto riguarda le industrie possiamo trovare quella siderurgica ( a Misurata che lavora il ferro del Fezzan), i cementifici, le industrie alimentari e manifatturiere (concerie, lavorazione del tabacco…). -E’ sviluppato l’artigianato: oltre alla lavorazione di pelo di cammello e di lana di capra ( tessuti baracani), si producono tappeti, oggetti in argento…Il primo partner commerciale della Libia è l’Italia verso cui convergono il 41% delle esportazioni di petrolio greggio e gas, La Libia importa da noi macchinari, impiantistica…