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EDUCARE ALLA SOCIALITA' - Coggle Diagram
EDUCARE ALLA SOCIALITA'
RELAZIONI TRA COETANEI
AL NIDO
Esperienze di:
- Confronto corporeo
- Cooperazione
- Superamento egocentrismo, PdV altri
- Condivisione conoscenza
Organizzazione attività per piccoli gruppi (3-8) e gruppi misti per età (clima più sereno, tra coetanei più aggressivo). Empatia del più grande, imitazione e accrescimento del più piccolo. EFFETTO LUMACA = le zioni di un bambino lasciano una scia che attrae gli altri, fornendo PdV diverso
RICERCHE Poche a causa della tendenza alla ricerca psicologica individuale, alla concentrazione nella relazione madre-bambino, all'influenza di Piaget
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MUELLER & LUCAS Interazione divisa in tre stadi per semidivezzi: oggetti, scambio oggetti, comportamenti sociali diretti
RUBIN A qualunque età la relazione è condivisione, in base all'età cambiano i contenuti
RELAZIONI ADULTO BAMBINO (Con l'adulto è una relazione asimmetrica, capacità di fornire risposte appropriate ai messaggi del bambino)
RICERCHE
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BION Conoscenza attraverso dinamica contenitore - contenuto. Differenti modalità di apprendimento sulla base della relazione con l'oggetto
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WEATERS & DEANE Per valutare l'attaccamento all'educatore Attachment Q-Short (monotropia = un solo caregiver, messa in discussione)
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HOWES & HAMILTON 18-24 mesi importante per formazione di un modello dell'educatore come figura in grado di offrire sicurezza nello child care. La stabilità nel tempo dell'educatore mantiene alti i punteggi
AL NIDO
Andare incontro ai bisogni del bambino, creando un contesto che alimenti la fiducia in se stesso. EFFETTO PIGMALIONE Le aspettative dell’educatore influenzano le risposte adeguate del bambino, senza trasformarlo in un realizzatore della propria volontà.L’insicurezza emotiva inibisce l’esplorazione => Ascolto empatico e no giudizio. Mediatore delle relazioni tra bambini, interlocutoriinesperti
ASCOLTO Il luogo migliore di ascolto è il piccolo gruppo:
- Intervista domande stimolo per raccontare l’esperienza
- Diario di ascolto trascrizione parole del bambino
- Conversazione in circolo time bambini seduti dove ognuno racconta storie ed esprime pensieri e vissuti
Necessario rispecchiare i sentimenti: mediante lo sguardo instaurare relazione, stato empatico, non adultizzare, contenimento
FAVORIRE
CREAZIONE IDENTITA' Stimolazione e incoraggiamento, importanza scambio nido-famiglia, la personalità parte dal Sè-corporeo e dell'immagine che si costruisce nella quotidianità
AUTONOMIA Collegata all'immagine positiva di sé attraverso padronanza corpo, decodifica e mozioni e fiducia. La routine del nido aiuta nell'offrire esercizio alla propria autonomia
STARE INSIEME Ruolo di regia per creare un ambiente che faciliti i rapoorti fra adulti e bambini, bambino come attore competente
PROCESSI DI INTERAZIONE E SOCIALIZZAZIONE AL NIDO
Socializzazione è irrinunciabile per crescita equilibrata. Al nido, ambiente protetto in cui svilupparla. Dopo l'attaccamento primario, permette di allargare il sistema relazionale, per questo è educare alla socialità: stabilisce rapporti e rispetta le regole di convivenza
FRA PARI
Iniziano presto con sguardi e vocalizzi: l'educatore deve favorire la socialità mettendo i bambini uno di fronte all'altro. Semidivezzi privilegiano il movimento: modalità imitative attornoa un'ggetto. Tra secondo e terzo anno uso del linguaggio. A tre anni istinto gregario: gruppi spontanei o di lavoro.
- Superamento egocentrismo
- Gruppi eterogenei per età: il più grande status di prestigio => imitati, contribuendo allo sviluppo cognitivo
ADULTO NEL GRUPPO DEI BAMBINI
Insegnante autorevole, mai autoritario. Modello da imitare => No competitività, si collaborazione. Prima educatori e coetanei, poi con le sezioni aperte altri educatori e coetanei => Cittadino dell'asilo nido