CAMPIONAMENTO A STADI/2(slide15)

click to edit

CAMPIONAMENTO A GRAPPOLI (CONTINUO)

IL COEFFICIENTE DI CORRELAZIONE INTRACLASSE

Il coefficiente di correlazione intraclasse misura il grado di concordanza fra unità organizzate entro gruppi

Formulario

Formulazione ANOVA

Formulario

DEFF NEL CAMPIONAMENTO A STADI(guardare slide)

Già piccoli valori positivi di p implicano un aumento considerevole della varianza di stima rispetto al CCS

Come ridurre l’effetto della somiglianza delle unità entro i gruppi?

Distribuire i sub-campioni tra un numero maggiore di unità di primo stadio

Evitare cluster troppo numerosi

Creare sub-campioni eterogenei

CAMPIONAMENTO AD UNO STADIO CON NUMEROSITÀ DI II STADIO DIVERSE

Due possibilità per la stima

Stimatori rapporto la cui varianza è molto inferiore a quella dello stimatore non distorto(formulario)

Stimatori non distorti, del tutto simili a quelli visti per il caso 1, con la differenza che il denominatore della stima della media è K=Mi, quantità non sempre nota. Inoltre, la varianza di stima tende ad essere molto più grande nei cluster più numerosi

CAMPIONAMENTO A DUE STADI

Nel campionamento a due stadi si procede a selezionare un campione di USS da ogni UPS selezionata, per cui i totali all’interno di ogni UPS, che nel campionamento a grappoli erano noti, sono ora delle variabili casuali che contribuiranno alla varianza di stima

La varianza di stima è data da due addendi: il primo è lo stesso del campionamento ad uno stadio e rappresenta la variabilità fra le UPS, il secondo è la variabilità dovuta al campionamento effettuato al secondo stadio

PROBABILITÀ DI SELEZIONE

Campione su 2 stadi

Per un campione su 3 stadi

CAMPIONE A STADI AUTOPONDERANTE

Caso 1: campione a grappoli con CCS al I stadio

Caso II: prob. di selezione costanti ad ogni stadio

NOTE:

La condizione ........ implica che ogni unità di primo stadio contenga un numero fisso M di unità

Tale condizione, se non è realizzata nella realtà, può essere creata attraverso opportuni piani di campionamento che controllino la dimensione delle unità primarie, ad esempio:

ordinare le unità primarie sulla base della dimensione

formare N strati di dimensione pressoché uguale e pari a M, unendo le unità primarie di piccole dimensioni e suddividendo quelle più grandi

selezionare n strati

selezionare un numero fisso di m unità per strato

CAMPIONE A DUE STADI AUTOPONDERANTE

Caso III: prob. di selezione proporzionali alla dimensione delle unità (PPS)

CAMPIONAMENTO SISTEMATICO

IL CAMPIONAMENTO SISTEMATICO COME CASO SPECIALE DEL CAMPIONAMENTO A STADI

Una volta estratto il n° casuale r (1≤r ≤k), tutti gli elementi del campione sistematico sono determinati. Ciò equivale ad avere un campione ad uno stadio, dove il numero di UPS N è dato dai possibili campioni che possono essere costruiti (=k) e M, l’ampiezza del cluster, è la numerosità campionaria. Il numero di UPS selezionate è pari a n=1, perché dei k possibili campioni ne viene estratto solo uno

Si osserva allora una sola media di cluster, della quale non si può stimare la varianza dato che n=1. È necessario stimarla da altre fonti. In alternativa si possono compenetrare i campioni sistematici, ovvero selezionare più campioni partendo da punti casuali differenti

CAMPIONAMENTO SISTEMATICO VS. CCS

La lista è in ordine casuale: p circa =0 e il camp. sistematico dà risultati simili al CCS. Si possono usare le formule del CCS per stimare la varianza

La lista è in ordine crescente o decrescente: presumibilmente p<0 , perché le unità simili sono vicine e col camp. Sistematico selezioniamo unità distanti fra loro. Il camp. sistematico è allora più efficiente del CCS. Le formule del CCS forniranno int. di confidenza più ampi del vero

La lista è ciclica e il ciclo è un multiplo di k. Gli elementi campionati sono circa uguali e la stima della varianza (formula CCS) risulterebbe quasi nulla (erroneamente). Sarebbe lo stesso selezionare una sola unità dalla popolazione