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LA MUSICA NEL MEDIOEVO - Coggle Diagram
LA MUSICA NEL MEDIOEVO
MUSICA SACRA
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il canto è monodico, cioè a una sola voce
canto gregoriano: prende il nome da papa Gregorio I (VI secolo d.C.), che riunisce una serie di canti già esistenti in una raccolta intitolata "Antiphonarium cento", diffusa poi in tutte le comunità cristiane
Gregorio dà molta importanza alla "Schola cantorum", una scuola che ha il compito di diffondere il canto gregoriano in tutta Europa
la scrittura musicale, come la conosciamo oggi, viene inventata dal monaco Guido d'Arezzo intorno all'anno 1000 d.C.
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rito ambrosiano: il vescovo milanese Ambrogio fa un'operazione simile a quella di Gregorio, cercando di semplificare le melodie
eseguita nelle chiese e nei conventi, durante le funzioni religiose
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MUSICA PROFANA
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eseguita durante le feste, per ballare e divertirsi, nei castelli e presso le corti, nei villaggi e nelle piazze delle città
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in lingua volgare, quella parlata dal popolo
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menestrelli e giullari: musicisti girovaghi, che praticano anche l'acrobazia e il mimo
raccontano storie di individui esistiti o immaginati, legate alle loro imprese guerriere e ai loro sogni d'amore
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POLIFONIA
musica a più voci, con più melodie eseguite contemporaneamente. Si usa anche il termine "contrappunto" per indicare la sovrapposizione di più linee melodiche
si sviluppa a partire dal X secolo d.C. e si perfeziona in particolare a Notre-Dame di Parigi, grazie ai maestri Leonino e Perotino
nasce la necessità, cantando a più voci, di indicare la lunghezza delle note attraverso dei simboli. Si sviluppa così l'Ars Nova, cioè un'arte "nuova"