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ACQUA E IRRIGAZIONE - Coggle Diagram
ACQUA E IRRIGAZIONE
Le funzioni dell'acqua
4 trasporta il prodotto fotosintetico dalle foglie verso le cellule dell’intera pianta e nei tessuti di riserva, attraverso i vasi cribrosi (linfa elaborata)
5 determina il turgore cellulare delle foglie. Le foglie si presentano con stomi ben aperti che favoriscono la traspirazione dell’acqua e l’ingresso della CO2
3 trasporta gli ioni nutritivi dalle radici alle foglie, attraverso i vasi legnosi (linfa grezza)
6 evaporando attraverso gli stomi mantiene costante la temperatura dei tessuti fogliari investiti dalla radiazione infrarossa solare (funzione termoregolatrice)
2 è il reagente di tutti i processi idrolitici che avvengono nelle piante e nei semi in germinazione. Di questi ultimi, rammollisce gli involucri esterni permettendo così,l'emissione della piumetta e della radichetta
7 combinandosi nel terreno con la CO2, forma H2CO3 capace di solubilizzare le rocce primarie
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Irrigazioni di soccorso
è una tecnica agronomica molto importante per tutti gli ambienti agrari, consiste nel nel distribuire acqua al terreno per soddisfare le esigenze idriche delle colture
l'esigenza di irrigare è quando la pianta finisce le riserve presenti nel terreno e quindi la pianta è costretta a limitare i consumi rallentando così l’organicazione del carbonio atmosferico
storicamente l’irrigazione è iniziata e si è sviluppata con le antiche civiltà mesopotamiche, cinese ed egizia, anche se tutte erano e in prossimità di fiumi
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Variabili irrigue
periodo irriguo
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molte colture erbacee necessitano di un periodo irriguo tra 60 e 90 giorni, mentre quelle arboree possono beneficiare di un periodo di tempo superiore, fino a 150 giorni
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il pomodoro, il mais e la patata richiede un periodo irriguo di circa 90 giorni
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volume di adacquamento
corrisponde al quantitativo di acqua distribuito per ogni intervento irriguo, la somma dei singoli adacquamenti fornisce il volume stagionale
turno
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il turno deve essere più breve per i terreni sabbiosi e per le colture con apparato radicale superficiale
portata parcellare
corrisponde alla quantità di acqua che viene immessa nell’unità di
tempo sull’appezzamento da irrigare, essa viene espressa in litri al secondo
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La scala del pF
fu proposto in considerazione del grande intervallo di valori di tensione con cui l’acqua può essere trattenuta dal terreno, nel 1935 fu proposto da Schofield di utilizzare la scala logaritmica in base 10 per esprimerli con numeri compresi nell’intervallo da 0 a 7
la scala logaritmica non si applica alle tensioni espresse in bar ma ai centimetri di colonna d'acqua in grado di equilibrare le tensioni
Idoneità dei terreni
Quando irrigare?
la quantità di acqua irrigua e il momento giusto per irrigare dipendono da una serie di variabili, esso sono:
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gli apporti naturali delle precipitazioni e, in alcune situazioni, l’acqua di risalita capillare dalla falda
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solitamente si stabilisce il momento di irrigare quando le riserve idriche del terreno sono in via di esaurimento causa all’evapotraspirazione
se si verificassero precipitazioni atmosferiche, in base alla quantità di acqua caduta si può spostare in avanti l'intervento irriguo.
Questo metodo è molto diffuso nei consorzi di bonifica, necessita di una vasca evaporimetrica e di un pluviometro.
per conoscere il giorno dell’irrigazione è molto utile costruire una tabella riportando i valori giornalieri dell’evaporato a partire da condizioni di riserva idrica del suolo molto vicina alla capacità di campo
giornalmente si detraggono i consumi fino al giorno in cui le riserve d’acqua raggiungono il valore minimo per quel tipo di suolo, questo è il momento in cui occorre irrigare per ripristinare le riserve iniziali.
oltre all'impiego di strumenti molti agricoltori sanno grazie alla propria esperienza quando è il momento giusto di irrigare
quando le riserve idriche sono finite o quasi la pianta manifesta nelle ore più calde dei sintomi legati appunto allo sforzo maggiore che la pianta impiega per cercare l'acqua
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