Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
elementi di antropologia culturale parte terza - Coggle Diagram
elementi di antropologia culturale parte terza
cap.1
potere creativo della parola anche nella Bibbia --> Logos al centro della filosofia greca classica (principio ordinatore del mondo e criterio della sua possibile comprensione).
spesso la narrazione viene accompagnata ad una gestualità ben precisa
importante differenza tra cultura orale e scritta --> conservazione della memoria e trasmissione sapere (cultura orale dimentica cose inutili per il presente)
in assenza di scrittura, parole no esistenza visiva --> sono
eventi che accadono
in un tempo preciso (come se il dire fosse il fare).
per oralità diffusa importante
esperienza
--> carattere concreto (es. Lurijra separazione oggetti in insiemi) --> logica formale prodotto dell'alfabetizzazione.
diffusione tv --> aumento movimento di esseri umani e "immaginazione da spostamento" (capace di orientare il nostro quotidiano --> palestra per l'azione)
dimensione orale comunicazione modi di pensare diversi da quelli che utilizzano molto la scrittura (es. cantastorie: memorizzazione e ripetizione)
domesticamento del pensiero --> fatto di fissare il pensiero in un testo, aumenta la possibilità di immaginare alternative
poco fa culture a
oralità primaria
(no scrittura) ora a
oralità diffusa
culture come la nostra a
oralità ristretta
dagli anni '70 grande diffusione dei media su scala planetaria
no 1 società che ignori la scrittura, anche se comunicazione maggiore via orale
televisione come mezzo
culturalmente influente
(media produttori di cultura)
le diverse culture articolano percezione, conoscenza.. in base a differenze tra comunicazione orale o scritta
cap. 2
fine anni '70 2 antropologi americani confrontano terminologie dei colori di 26 lingue --> numero di termini presenti da 2 a 11.
prototipo diverso dallo schema: gli schemi devono procedere per prototipi e sottoprototipi, mentre i prototipi per schemi e sottoschemi.
Vygotskij divise tra
processi cognitivi elementari
(capacità univ. presenti e formalmente identiche in tutti i soggetti normali) --> astrazione, categorizzazione, induzione e deduzione.
sistemi cognitivi funzionali
(prodotto del contesto culturale entro cui il soggetto attiva i processi cogn. elementari) --> es. bambini bianchi e neri in capacità linguistiche
percezione del mondo fisico risulta differente in base ai soggetti coinvolti
diversi modi di reagire in base a
stili cognitivi
(possono oscillare tra stile cognitivo
globale
--> disposizione cognitiva da totalità del fenomeno a particolarità elementi; stile
articolato
il contrario)
classificazioni dei "primitivi solo meno sistematiche"
i 2 ricercatori si sino concentrati su aspetto percettivo dei colori e non su quello simbolico
pensiero iniziale: certe comunità 1 solo nome per indicare tutte le piante (molte di queste segnalazioni errate --> es. Inuit e la neve)
etnoscenza
: studio di come le culture organizzano le conoscenze del mondo naturale
3° conclusione discutibile + no considerazione che tutti vediamo il rosso ruggine, ma lo chiamiamo in modi differenti in base alle esperienze, al contesto (che cambia anche nella stessa cultura), all'età..
3 conclusioni: 1. esistono x tutti 11 categorie percettive basilari del colore, tutti gli umani sanno percepire le differenze dei colori base, ma espresse con max 11 termini, 2. terminologia cromatica in base a una sequenza precisa (es. schema) 3. numero dei termini in base a complessità culturale e tecnologica.
la possibilità di individuare e ordinare la realtà data dagli
schemi
(proprietà universale culturalmente orientata)
es. processi di classificazione del mondo naturale: categorizzazione in base a un
prototipo
(la "pianta" per eccellenza sarà il vegetale che possiede maggiori caratteristiche di piantità)
credevano anche nell'assenza di un loro pensiero astratto --> poi antropologi segnalano che anche questi popoli interessati a flora e fauna in base a utilità
carattere culturale delle classificazioni --> es. Waiwai in Amazzonia (caccia, armi e carne solo per uomini, fegato di certi animali classificato come vegetale e mangiato dalle donne)
primi europei che si accostarono ai "primitivi" --> colpiti che molti no sistemi di calcolo o molto rudimentali