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La Vita di Giotto - Coggle Diagram
La Vita di Giotto
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Si racconta che nella bottega di Cimabue il giovane Giotto aveva dipinto sul naso di una figura fatta dal maestro una mosca tanto naturale da sembrare vera
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Cimabue si mise a cacciare con la mano la mosca più di una volta, pensando fosse vera.
Il Vasari racconta che con un pennello intinto di rosso usò il fianco e il braccio come un compasso per fare un cerchio perfetto.
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Tra il 1303 e il 1305 completa gli affreschi della Cappella degli Scrovegni a Padova,
Tra il 1311 e il 1312 riceve il prestigioso incarico di fare il grande mosaico per la facciata di San Pietro a Roma.
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Tra il 1311 e il 1328 il pittore lavora a Firenze per la decorazione delle Cappelle Peruzzi e Bardi in Santa Croce.
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Nel 1328 è chiamato a Napoli per la decorazione di Castel Nuovo. Il re Roberto d'Angiò lo riveste di onori e ricchezze.
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Un giorno, quando Giotto era bimbetto, stava disegnando una pecora su una lastra di roccia levigata. Passò da li il grande maestro Cimabue che rimase stupito di tanta bravura
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