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ITALO SVEVO (1861-1928) - Coggle Diagram
ITALO SVEVO (1861-1928)
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COSCIENZA DI ZENO
se in Alfonso e Emilio è rappresentato l'inetto pieno, il protagonista Zeno Cosini analizza il proprio disagio trasformandolo in un modello di conoscenza
proprio per la sua natura incompiuta e imperfetta sarà il piu' adatto a sopravvivere ed a adattarsi al mutarsi delle situazioni (Prima Guerra mondiale)
narratore interno
narratore non affidabile perchè Zeno potrebbe eliminare i particolari e i ricordi scomodi, che getterebbero una luce differente sulla sua figura
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tempo misto
non è un tempo oggettivo e cronologico, ma un tempo soggettivo che dipende dalla coscienza di Zeno.
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tema della malattia
l'obiettivo non è la guarigione, ma la comprensione della malattia come modo d'essere
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il monologo interiore
tramite il monologo interiore si fa parlare direttamente il mondo interiore e psichico del protagonista attraverso un gioco di libere associazioni di immagini e pensieri (flusso di coscienza)
IL PENSIERO E LA POETICA
I MODELLI
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Charles Darwin
lotta per la sopravvivenza e selezione naturale. In società si traduce in lotta per il successo individuale
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LA NARRAZIONE DI SVEVO
I personaggi
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figura femminile affascinante ma superficiale, mentre l'altra figura è pacata ma dalle solide doti morali.
protagonista, inetto, che con fatica si pone in rapporto con il mondo
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SENILITA'
Emilio Brentani vive l'autoinganno generato dalla sua visione di esse un letterato e raggiungere la fama di Stefano Balli.
autoinganno generato dalla sua immaturità psicologica e debolezza che contraddistinguono la sua personalità
a differenza di Alfonso NItti non si suicida ma decide di sottrarsi alle responsabilità dell'esistenza vivendo in una condizione di vecchiaia psicologica
distacco dal romanzo naturalistico, prevale l'analisi del protagonista su quella dell'ambiente
focalizzazione interna e discorso indiretto libero per far passare le parole dei personaggi direttamente nella narrazione senza le classiche mediazioni espressive del discorso indiretto
UNA VITA
Alfonso Nitti prova ritagliarsi il ruolo di intellettuale fondato sulla presunzione di una cultura superiore che il mondo non gli riconosce
di fronte ai fallimenti rivendica di aver agito in totale libertà e di non essere stato guidato dalla Volontà di vivere (Shopenhauer)
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La città diventa allegoria della lotta per la sopravvivenza e la selezione naturale contro cui si infrange il protagonista-inetto
La campagna ricorda lo Shtetl, il villaggio ebraico caratterizzato da una dimensione comunitaria e solidale della vita. Costituisce il rifugio e l'alternativa nostalgica alla città
romanzo d'analisi
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romanzo naturalista
narrazione in terza persona, interesse per l'ambiente