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NIETZSCHE
CRITICA DELLA MORALE
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La morale deve essere messa in discussione: a tal fine egli intraprende un’analisi geneaologica della morale-->la morale sia una proiezione di determinate tendenze umane che il filosofo ha il compito di svelare.
- morale dei signori-->improntata ai valori vitali della forza, salute, fierezza, gioia
- morale degli schiavi-->ai valori anti-vitali del disinteresse, dell’abnegazione, del sacrificio di sè.
morale viene partecipata dalle masse si trasforma nel cristianesimo-->una religione che è il frutto di un risentimento dell’uomo debole verso la vita
contrapporre ai valori anti-vitali della morale tradizionale una nuova tavoli di valori a misura d’uomo
L’esistenza dell’uomo è per Nietzsche un’esistenza terrestre, l’anima non esiste, l’uomo è sostanzialmente corpo
La critica della morale tradizionale e del cristianesimo trova il suo apice nel tema della morte di Dio
INIZI
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• rapporto con il teologo Franz Overbeck e con il compositore Richard Wagner. E il suo primo libro “La nascita delle tragedia dallo spirito della musica” (1872) risente di questi influenze. Scrisse poi le "Considerazioni inattuali" e "Umano troppo umano" (1878).
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• pubblica nel 1906 la «Volontà di potenza» dove il suo pensiero assume quella fisionomia anti-umanitaria ed anti-democratica sulla quale farà leva la lettura nazista che influenzerà profondamente tutta la cultura del primo Novecento.
LA MORTE DI DIO
Dio:simbolo di ogni prospettiva oltre-mondana ed anti-vitale;la personificazione di tutte le certezze ultime dell’umanità
Dio provvidente è una costruzione della nostra mente per poter sopportare la durezza dell’esistenza.
Dio è la più antica delle bugie-->la realtà stessa, caotica e non provvidenziale confuta l’idea di Dio. Anche per Nietzsche, come per Schopenhauer l’ateismo è qualcosa di dato e di indiscutibile.
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NICHILISMO
atteggiamento di fuga e disgusto verso il mondo;la specifica situazione dell’uomo moderno che avverte di fronte all’essere lo sgomento del vuoto e del nulla.
Più l’uomo si è illuso, più è rimasto deluso
L’equivoco del nichilismo consiste nel credere che se il mondo non ha quei significati che i metafisici gli attribuivano, allora non ha senso--> i significati non vengono dati ma sono prodotti dallavolontà di potenza
Nietzsche pur essendo un nichilista, perchè nega fini intrinseci alle cose, lo è in modo tale da superare il nichilismo
la terapia anti-nichilista si concretizza filosoficamente nei concetti dell’eterno ritorno, del superuomo e della volontà di potenza
ETERNO RITOTNO DELL'UGUALE: tutte le realtà e gli eventi del mondo sono destinate a ritornare identicamente infinite volte
SUPERUOMO: concetto filosofico usato per esprimere il progetto di un nuovo essere che ha una serie di caratteristiche
VOLONTA' DI POTENZA:modo d’essere proprio del superuomo visto come libertà creatrice che, ergendosi al di sopra del caos della vita, impone ad essa i propri significati e le proprie interpretazioni.
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