Al contrario di quanto avviene per la maggior parte degli intellettuali, Petrarca ha una istruzione da autodidatta basata su letture personali. Petrarca possedeva una biblioteca vastissima contenente più di 200 libri. Tale passione per i libri nasce quando il padre gli regala i primi codici in latino. All'interno della sua collezione, Petrarca possedeva classici latini, scritti di padri della Chiesa, Sant'Agostino, classici greci (Platone, Aristotele, Iliade, Odissea)
Petrarca entra a conoscenza del mondo classico in modo diretto leggendo gli scritti degli autori stessi. Petrarca predilige il latino, lingua che rispetta e che ripulisce dalle influenze del volgare. Egli vuole trasformare il latino nella lingua universale e perpetua degli intellettuali. Petrarca cerca e traduce testi antichi e con lui si comincia a riordinare la storia del mondo classico. Petrarca utilizza il latino come lingua pubblica e il volgare come lingua privata