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L'Italia dopo l'unità - Coggle Diagram
L'Italia dopo l'unità
- Nel 1861 Cavour muore. L'unificazione della penisola non godeva di un clima particolarmente positivo.
- Inoltre nel meridione vi era molto analfabetismo, la lingua italiana era molto poco parlata: vi era prevalenza di dialetti locali.
- La principale fonte di reddito era l'agricoltura.
- Vi era una disomogeneità della popolazione: le differenze tra la popolazione meridionale e settentrionale era chiara (differenze sia sociali che culturali e linguistiche).
- L'Italia come già precisato era unita sola geograficamente in quanto erano ancora molte le questioni aperte. L'urgenza era quella di unificare le leggi, il fisco e la moneta.
- Questione meridionale:divario Nord-Sud
- Questione romana: annessione di Roma e del Lazio e evoluzione del rapporto Stato-Chiesa: il Papa non riconosceva il nuovo stato
- Questione finanziaria: enorme debito pubblico
- Questione territoriale: annessione Veneto ( rimasto sotto l'Impero Austro-Ungarico)
- Questione istituzionale: stabilire il vero orientamento amministrativo del territorio. La classe politica optò per l'accentramento in difesa della fragile unità nazionale
- Nel 1861 in Parlamento i deputati si dividono in due schieramenti: DESTRA (moderati e conservatori seguaci di Cavour) e SINISTRA (progressisti e democratici seguiti da Mazzini e Garibaldi). I due raggruppamenti non sono moderni partiti politici. La Destra Storica ottenne la guida del primo parlamento italiano. La vita politica era per pochi: carattere oligarchico della vita politica del Regno. Il diritto di voto era limitato, era un privilegio per pochi
- DESTRA STORICA: linea politica liberale, era composta da aristocrazia terriera, cavouriani e moderati, tutti favorevoli al suffragio censitario e all'accentramento amministrativo ( consolidamento potere centrale dello Stato). La politica economica consiste nel liberoscambismo. Progressiva laicizzazione dello Stato. 14. Piemontizzazione dell'Italia: estensione a tutta l'Italia delle leggi piemontesi. Accentramento amministrativo: costruzione dell'identità nazionale e contrasto al particolarismo (divisione in 59 provincie amministrate da prefetti. Le provincie furono divise in comuni guidati da consigli comunali).Sistema scolastico nazionale e servizio militare obbligatorio. La moneta usata ufficialmente era la lira piemontese
- SINISTRA STORICA: linea politica democratica e repubblicana. Composta da classe borghese, mazziniani e garibaldini, favorevoli al suffragio universale maschile. Politica economica consiste nel Protezionismo, laicità dello Stato
- Il Regno d'Italia era sull'orlo della bancarotta, era favorito il libero scambio in quanto era necessario aumentare le entrate statali. Questa politica ebbe degli effetti negativi sull'agricoltura del sud, ed effetti positivi al Nord. L'industria invece andò incontro a diverse problematiche.
- Le misure per il risanamento finanziario: per quanto riguarda la Politica economica ci fu l'emissione di buoni tesoro per ottenere prestiti e adozione di una politica inflazionistica; confisca e vendita dei beni ecclesiastici. Sul piano della Politica fiscale: tassa sul macinato, pagata direttamente al mugnaio= aumento costo del pane.
- Nel 1875 il governo riuscì ad ottenere il pareggio del bilancio, ma la popolazione non era affatto contenta. Questo determinò la caduta della Destra storica, che permise al nuovo Stato di superare la bancarotta e di risanare il bilancio statale.
- La situazione delle campagne versava in difficoltà a causa: della conformazione geografica del territorio (montuoso), e le terre incolte, terreni paludosi, spesso infestati dalla malaria. I contadini vivevano al limite della sussistenza, erano malati di pellagra, vivevano in pessime condizioni abitative e gravissime condizioni igieniche. Questo portò alla diffidenza nei confronti delle istituzioni. (situazione diffusa nel meridione italiana).
- Quali sono le ragioni del malessere meridionale? Dure forme di tassazione, coscrizione militare obbligatoria, fallimento di numerose piccole attività produttive a seguito dell'abbattimento delle barriere doganali, creazione infrastrutture affidate principalmente al Nord.
- La principale conseguenza di questo malcontento è il Brigantaggio (guerriglia contadina che sfociò in un vero e proprio conflitto contro lo stato italiano). Sostenitori del brigantaggio: i Borbone. Oppositori del brigantaggio: la destra storica attraverso l'impiego di un esercito. A seguito della "legge Pica", ci furono numerose inchieste parlamentari (Massari rintracciò il problema nella miseria dei contadini del Sud). Un altro problema che caratterizzò il Meridione fu la mafia e la camorra. Le cause del brigantaggio vanno rintracciate nella condizione sociale, nella mancanza di istruzione e nelle cause naturali: terreni argillosi e degradati.
- Quali sono le cause sociali della questione meridionale e della mafia? Arretratezza del sud, povertà, mancanza di istruzione, corruzione, inadeguatezza della classe politica locale, affitti troppo costosi per i contadini. La mafia ha sfruttato i rapporti feudali e i rapporti tra i contadini ed usurai, diventa un vero e proprio elemento strutturale nella vita del sud che diventa parte della Società.
- La legge Pica nasce con uno scopo punitivo, cioè reprimere il brigantaggio e qualsiasi forma di resistenza armata nelle province meridionali, colpiva gli effetti e non le cause del banditismo.La legge nacque come una legge momentanea che fu più volte propagata e in seguito fu estesa anche in Sicilia. Questa legge sottolinea l'adozione di misure repressive e punitive al brigantaggio senza mai trovare una reale soluzione alle sue cause.