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L'AVVENTO DEL SONORO NEL CINEMA - Coggle Diagram
L'AVVENTO DEL SONORO NEL CINEMA
1930 – Resurrectio
PRIMO FILM SONORO IN ITALIA
PRODUZIONE
: Cines
REGIA
: Alessandro Blasetti
DURATA
: 64 minuti
In Italia, il primo film sonoro fu Resurrectio (1930) di Alessandro Blasetti ma per motivi commerciali fu distribuito prima La canzone dell'amore, realizzato dopo quello di Blasetti, da Gennaro Righelli mentre il film di Blasetti fu proiettato nei cinema solo nel 1931.
La gran parte di questi “problemi” fu risolta apartire dal 1931, con la possibilità di registrare separatamente diverse piste sonore, compresa quella dei dialoghi, per una stessa ripresa e di mixarle poi in fase di post-produzione.
Il cinema nell'epoca del mutosi presentava, in un certo senso, già "sonorizzato", in quanto durante le proiezioni si aveva spesso unaccompagnamento musicale e, a volte, una voce "off" (imbonitore) era incaricata di narrare le vicende che si proiettavano sullo schermo.
La nascita ufficiale del cinema sonoro peròcon il film, musicato eparzialmente parlato, "
THE JAZZ SINGER
" (Il cantante di jazz) con Al Jolshon, prodotto dalla Warner Brosdel 1927 comportò una vera e propria rivoluzione non solo nell'estetica del film, ma prima di tutto nelle tecniche produttive e nell’economia dell'industria cinematografica.
1928 – The LightsofNew York
PRIMO FILM INTERAMENTE PARLATO (Vitaphone)
PRODUZIONE
: Warner BrosREGIA: Bryan Foy
DURATA
: 57 minuti
Alcune volte venivano sostituiti gliattori di contorno con altri attori improvvisati ma che parlassero quella lingua straniera; a volte gli attori di contorno rimanevano gli stessi ma si fuori campo dietro le cineprese che parlavano, mentre gli attori davanti alla cinepresa recitavano muovendo solo la bocca fingendo di parlare, recitando quindi muti.
1933
Missaggio diventa normale
GLI ANNI'30 VIDERO ANCHE IMPORTANTI INNOVAZIONI TECNICHE:
L’uso del
DOLLY
– supporti dotati di un braccio mobile
L'uso delle
GRU
– che permettono più elaborati e spettacolari movimenti di macchina
Il primo sincronizzatore tra immagine e audio fu una macchina che nasce dall'accordo tra Warner Bros e Warner Electric nel 1926 chiamata
VITAPHONE
.
Con questo sistema finalmente si aveva laperfetta sincronizzazione tra leimmagini e il sonoro.
Uno dei primi film di lancio del Movietone dava lapossibilitàdi vedere e sentire il presidente Coolidge, l'eroe nazionale Lindberg e l'esotico (per il pubblico americano) dittatore Benito Mussolini.
IL CINEMA SONORO E’OGGETTIVAMENTE PIU’VICINO ALLA REALTA’DEL CINEMA MUTO:
Il suono di un film procede in modo fluido e continuo, come nella realtà,permettendo cosìalle inquadrature di fondersi meglio tra di loro
Il suono vuole assorbire lo spettatore nella finzione e spingerlo aidentificarsi con i personaggi
Rende invisibile il montaggio
1931
Si sviluppano tecniche di riduzione del rumore
Il
VITAPHONE
era una speciale macchina da proiezione, collegata meccanicamente con un giradischi che viaggiava a 33 giri al minuto, assicurando l'audio per 300 metri di pellicola.
Inoltre l’avvento del sonoro ha reso istituzionale la figura dell’
AUTORE DELLE MUSICHE
Ilprimo film sonorizzato, non ancora parlatoma solo accompagnato da un
COMMENTO MUSICALE
REGISTRATO
, fu “
DON JUAN
”, prodotto nel
1926
dalla
Warner Bros
, diretto da
Alan Crosland
.
Un altro aspetto fondamentale introdotto dalla dimensione sonora è che il cinema vede rafforzarsi quell’
EFFETTO DI REALTA’
verso cui la produzione hollywoodiana puntava giànegli anni’20.
1932
Compimento del passaggio al sonoro
(
1935 circa nel resto del mondo
)
1929 – Ricatto
PRIMO FILM SONORO IN EUROPA
PRODUZIONE
: British International Pictures (BIP)
REGIA
: Alfred Hitchcock
DURATA
: 96 minuti
Le grandi case di produzioneamericane (Warner Bros, MGM, Paramount, Fox ecc.), per non perdere il mercato di vendita europeo per via della barriera linguistica, decisero di ricorrere a una metodica decisamente all’avanguardia:
lo stesso film veniva girato più volte in diverse lingue per farlo comprendere alle altre nazioni.
Titolo
: "
THE JAZZ SINGER
" (Il cantante di jazz) con Al Jolshon
Regia
: Alan Crosland
Produzione
: Warner Bros, 1927
TRAMA
:Jakie è un ragazzino che ama cantare la musica jazz; incontra però le difficoltà del padre, un rabbino ebreo, che lo vorrebbe a cantare al suo fianco nella sinagòga.
Dopo l'ennesimo litigio Jakie lascia la casa e se ne va per lasua strada.
Cambia il nome in Jack Robin e si dipinge la faccia di nero perseguire le sue aspirazioni.
Negli anni‘30 è stata inventata la
TECNICA DEL DOPPIAGGIO
che ha datola possibilitàdi registrare i dialoghi in un momento successivo a quello delle riprese.
Il sonoro rende più importante il lavoro degli
SCENEGGIATORI
, che dovevano ora scrivere perintero i dialoghi di un film e non limitarsi a riassumerli nelle didascalie.
1929
Tutti gli
STUDIOS
si convertono al sonoro
L'apparecchiatura che lanciò però il sonoro nel cinema, e di conseguenza stabilìla morte del cinema muto fu il Movietone (inaugurato nel 1927 dalla Fox Film Corporation).
Con questo apparecchio era possibile registrare il sonoro direttamente sulla pellicola.
Come si vede dall’immagine, il suono veniva registrato sulla pellicola (sottoforma di impulsi luminosi variabili) a destra dei fotogrammi; in questo modo eraposizionato perfettamente in sincronia con le immagini.
Nei primi anni del sonoro si presentarono una serie di problemi tecnici:
I microfoni non ancora direzionati registravano ogni rumore, compreso il ronzìo delle macchine da presa.
Le macchine da presa dovevano essere rinchiuse in cabine insonorizzate, cosa che limitava tanto le possibilitàdi movimento e di collocamento all’interno del set.
All’inizio tutti i suoni di una scena andavano registrati nello stessomomento
= per le scene con necessitàdi musica era richiesta la presenza diun gruppo di musicisti durante le stesse riprese.
Per evitare i salti disincronia labialefra un’inquadratura e l’altra, intere scene erano girate da due otre macchine da presanello stesso momento, in modo da garantire almeno un minimo di montaggio analitico.
Gli attori dovevano muoversi senza fare rumorie recitare scandendochiaramente ogni singola parola, di conseguenza si spostarono a girare neiteatri di posa per evitare rumori esterni.
I problemi tecnici connessi con il sonoro spostano in secondo piano sial’immagine che la luce.
Il sonoro cambia l’artedella recitazione–nel cinema muto l’attore privo divoce si basava su una gestualitàmolto marcata–con l’arrivo del sonoro serve UNA RECITAZIONE NATURALE che risulta molto difficile perché gli attori non sono abituati a non gesticolare.