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La filosofia greca incontra il Cristianesimo la filosofia incontra il…
La filosofia greca incontra il Cristianesimo
I diversi punti di vista
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Considera i filosofi "patriarchi degli eretici". La religione non può essere razionalizzata, perché è qualcosa che va oltre i limiti dell'intelletto. Da qui la celebre frase:"credo quia absurdum est"(credo proprio perché è impossibile per la logica filosofica e per la ragione).
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Propugna l'incontro fra la religione cristiana e la filosofia greca. Ritiene che le dottrine debbano essere interpretate attraverso il metodo allegorico, che permetta di comprendere il significato delle Sacre Scritture. Considera la fede come un mezzo per i più umili e la filosofia come un livello superiore di conoscenza accessibile a pochi.
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Sostiene la conciliabilità fra la predicazione della fede cristiana e alcuni aspetti della filosofia (immortalità dell'anima). Razionalizza alcuni tratti della religione ritenuti paradossali. Propone la superiorità della religione cristiana: "tutto ciò che è stato detto di vero appartiene a noi Cristiani".
Il Verbo e il Lògos
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"In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era in principio presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste"
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Dal greco "discorso" o "ragione", esso è il principio di tutte le cose. Si può ricondurre al Verbum trattato da Giovanni. Il Cristianesimo è la vera filosofia, in quanto rivelazione del Lògos
Le differenze
Entrambe sono le colonne portanti della dottrina cristiana su cui si basa il rapporto tra Dio e uomo
Non è il "Motore Immobile" di Aristotele, ma un soggetto dotato di volontà che decide di creare il mondo
La storia è guidata dalla Provvidenza e diventa un percorso lineare con un'origine (creazione), un momento culminante (Incarnazione) e con una fine (giudizio universale)
Il concetto di volontà
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Non si tratta del Demiurgo di Platone che opera su una materia preesistente, ma la produce dal nulla
La grazia divina
Il peccato
Non è Dio a volere il male. Lui crea il volere, cioè la facoltà di scegliere tra facoltà diverse. Spetta a noi orientare la scelta verso il bene o verso il male.
Le questioni aperte
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Se Dio sa chi è predestinato alla salvezza, perché la libertà umana?
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Se Dio è bene e fonte di tutto ciò che è, perché esiste il male?