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IL SUCCESSO DELL'IMPERO CLASSICO HOLLYWOODIANO SI BASA SU ALMENO TRE…
IL SUCCESSO DELL'IMPERO
CLASSICO HOLLYWOODIANO
SI BASA SU ALMENO TRE FATTORI:
LO STUDIO SYSTEM
Con lo
STUDIO SYSTEM
le
Major
avevano il controllo di tutti gli aspetti della produzione di un film, dai soggetti fino all’esercizio.
Le 5 Major possedevano il 70% delle sale di prima visione in 92 città
Questo garantiva l’uscita dei film nelle migliori sale, per un periodo di volta in volta garantiva l’uscita diverso (i film rimanevano in cartellone fino a quando i soldi spesi per la produzione non fossero rientrati per intero).
Quindi il produttore aveva il completo controllo del film, e riusciva apreventivarne il successo ancor primadi iniziare la lavorazione.
Le case cinematografiche elaborarono il
SISTEMA VERTICALE
:
Le
5 Major
controllavano l'intero ciclo produttivo, fino ad acquistare e costruire delle sale cinematografiche
in questo modo si assicuravano un canale di distribuzione per i propri film
(prime:
Paramount
e
MGM
).
Quando invece dovevano distribuire i film in sale non di loro proprietà utilizzavano il metodo del block booking (vendevano in blocco insieme a film importanti anche film che non avrebbero riscosso molto successo; così facendo si assicuravano comunque un certo guadagno anche dalle produzioni minori).
L’obiettivo era quello di creare una vera e propria “catena” di sale cinematografiche.
(IL SISTEMA VERTICALE)
LE CASE CINEMATOGRAFICHE ELABORARONO IL SISTEMA A TRE LUCI:
LE PRINCIPALE
(Key light)
LA LUCE DI RIEMPIMENTO
(Fill light)
IL CONTROLUCE
(Backlighting)
Si afferma così lo
STUDIO SYSTEM
, quel sistema di produzione e distribuizione filmica che caratterizzerà l'industria Americana per lungo tempo.
Nei teatri di posa si arriva adescludere totalmente la luce solare per poter girare intere sequenze solo con luce artificiale
Le varie case vanno dotandosi di studi sempre più attrezzati, teatro di posa, grandi atelier, laboratori svenografici.
Le parti della scena situate sullo sfondo venivano illuminate conluci di riempimento,mentre le figure principali erano sottolineate con netti controluce, che illuminavano da dietro e da sopra il soggetto in ripresa, mentre dal lato opposto alla luce principale una luce più debole serviva ad ammorbidire le ombre, attenuando i contrasti.
Il lavoro viene rigidamente suddiviso tra professionisti sempre più specializzati, ciascuno dei quali interviene in una precisa fase di lavorazione del film.
Questi tre punti d'illuminazione,
costituirono la base del sistema
d'illuminazione del
cinema hollywoodiano
e delle sue immagini fascinose e omogenee.
Si impongono ritmi e metodi di produzione industriale.
Le case cinematografiche elaborarono i raccordi del montaggio invisibile.
Mentre negli anni‘10 si stabiliscono le prime“regole di continuità”,cioè i primiraccordi convenzionali tra un'inquadratura e l'altra, in funzione di «ponti» di collegamento creati per mascherare i tagli, nel corso del decennio successivo il continuity system diventa sempre più sofisticato, nella stabilizzazione dei raccordi di direzione, di sguardo e sull'asse di ripresa.
Si tratta ditrasparenza della rappresentazione e cancellazione degli effetti di montaggio, direnderemeno evidenti gli effetti di discontinuità della scrittura cinematografica, direndere piùfluidapossibile la rappresentazione filmica,di avvicinarla al mondo in cui percepiamo le cose nella vita quotidiana
L’obiettivo è far immergere lo spettatore nella vita di qualcun altro.
LO STAR SYSTEM
Naturalmente lo scopo del divismo è quello di far crescere la notorietà delle star nel mondo e quello di farli evitare paurosa mente i costi del cinema tramite ingaggi milionari.
Hollywood diventa una grande«
fabbrica dei sogni
».
Il
divismo cinematografico
è più forte il principio economico su cui si basa lo
studio system
, che tiene i suoi attori strapagati sotto contratto.
Una fabbrica, nel sensoletterale del termine,che permetterà ad un pubblico geograficamente,socialmente e culturalmente diverso,di immedesimarsi nelle vicende di eroi ed eroine ai quali si potrebbe somigliare
Benchéacclamati dal pubblico, i grandi divi erano una vera e propria proprietà degli“Studios”.
Essi guadagnavano somme di denaro altissime e conducevano una vita diversa da quella degli altri uomini.
La produzione non solo costruisce l'immagine del divo sullo schermo ma negestisce anche l'immagine pubblica.
Si basa sul divismo cinematografico.
Ogni grande casa di produzione possiede la sua“squadra”di divi che lega a sécon contratti esclusivi e a lungo termine.
I GENERI CINEMATOGRAFICI
Le esigenze delle “
Major
” di pianificare e serializzare la produzione e organizzarla inuna programmazione per facilitare la distribuzione e la fruizione nelle sale, accelera efavorisce lo sviluppo del sistema dei generi cinematografici:
è più facile produrre dei prodotti che si somigliano e far capire al pubblico in anticipo cosa andrà a vedere.
I generi più importanti
di questo periodo erano:
Il noir
Il western
La commedia
L'horror
I film di guerra
I gangsters films
E soprattutto il musical
Che con l'invenzione del sonoro è divenuto importante.