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9.Il Gotico dalla fine del XII fino al XIV-XV secolo. - Coggle Diagram
9.Il Gotico dalla fine del XII fino al XIV-XV secolo.
Arnolfo di Cambio.
Nato nel XIII secolo in Toscana,e morto nel XIV secolo.
La sua formazione:
-Alla bottega di Nicola Pisano,con il quale collabora al pulpito senese,da quanto riportato nell’epistolario.
-Probabilmente si è formato in un cantiere scuola cistercense,grazie all’entrata nella corte Angioina.
Committenze:
Carlo I D'Angiò,Consiglio dei Savi di Perugia,Episcopato Cattolico.
Le Opere:
Il Monumento funebre del cardinale De Braye.
Realizzata nel 1282 (XIII secolo),situata a Orvieto,all’interno della Chiesa di san Domenico,posto nel transetto.
Considerato capostipite della scultura funeraria dell’epoca,molti modelli li rivediamo a Roma.
E’ di materiale in marmo.
A sinistra prima del restauro(1996-2004).
A destra dopo del restauro(1996-2004).
Descrizione iconografica:
Tutto era sormontato da un Ciborio.
Nella parte superiore,alla sommità,dell’arco trilobate;nella Vergine il clipeo era più in basso per rappresentare un’aureola,dopo il restauro è stato messo in alto.
Al di sotto abbiamo l’iscrizione e firma in latino di Arnolfo.
Il Defunto viene rappresentato 2 volte,uno nella camera funeraria,l’altro al cospetto della Vergine,al suo fianco sinistro,invece destro san Domenico.
Il volto del defunto,per realizzarlo Arnolfo,ha utilizzato un calco in cera,infatti le fattezze sono quelle del cardinale De Braye.
Ai lati del cardinale i due accoliti reggi cortina(da notare panneggio e come si rifà all’antico).
Prima del restauro la base era molto ampia con 4
lastre,ora 5 dopo il restauro.
Si divide in 3 blocchi,uno sopra l’altro,mentra la parte mediana e inferiore è articolata in 3 parallelepipedi.
La parte mediana:il finto loggiato,concepito come un effetto di galleria(A. stud. Scienze ottiche),utilizzando escamotage che permettono di concepire il loggato tridimensionale,con l'aggiunta di un’archatella cieca.
Fontana minore di Perugia,del XIII secolo.
Storiografia: realizzata nel XII secolo,poi la fontana fu smembrata nel 1308,del XIV secolo,realizzata da Arnolfo di Cambio.
Descrizione: era a forma poligonale composta da due bacini concentrici.
Ed era ornata da colonne libere,sormontate da due bronzi:
Il Grifo,c’è lo stemma della città di Perugia.
Il Leone,l’insegna guelfa di Perugia.
Oggi sono posti sulla facciata di Palazzo dei Priori.
Frammenti della Fontana minore di Perugia;"Le figure distese"
.
Sono del XIII secolo,situate a Perugia,nella Galleria Nazionale dell’Umbria.
Si ritiene che l’immagine del complesso scultoreo,intendesse produrre un'immagine legata al concetto di buon governo.
Modelli di riferimento
:Derivano dalle divinità fluviali romane.
Descrizione iconografica
:sono personaggi dai morbidi panneggi e dal modellato delicato in un pronunciato naturalismo.
Statue dei due scribi.
Galleria Nazionale dell’Umbria,Perugia.
Statua della Vecchia Assetata,che si protende verso la fonte.
Galleria Nazionale dell’Umbria,Perugia.
Statua la ‘Brocchifera’.
Galleria Nazionale dell’Umbria,Perugia.
Statua il ‘Paralitico’,riferimento alla scultura antica “il Tevere”.
Galleria Nazionale dell’Umbria,Perugia.
Statua di Carlo I D’Angiò,Musei Capitolini,Roma
.
Storiografia
:realizzata prima del 1277,nel XIII secolo,realizzata da Arnolfo di Cambio,oggi conservata nei Musei Capitolini a Roma.
Ebbe molti dibattiti tra i storici,su cui la statua fosse collocata in origine e in tempi recenti la critica è concorde nel tribunale dell’Ara Coeli,che era sede del senato romano.
Poi
1355
;viene smembrata e accantonata.
Infine
1481
;Papa Sisto IV delle Rovere,recupera la statua e la fa rilavorare,collocandola nell’aula grande del Palazzo senatorio.
Restauri tra 1981-2005 diretti da Giovanna Martellotti della C.B.C.
Modelli di riferimento
: statua di Federico II di Svevia.
Descrizione iconografica
:
Re seduto su un seggio con protomi leonine,sono simboli del senato di cui uno aggressivo e un’altro benevolo,rappresentano la giustizia benevola ma anche flessibile.
Dopo il restauro,appaiono diversi alcuni caratteri:
-Il volto insieme al naso,viene percepito come un’immagine di sacralità del potere,in ciò crea un ritratto di autorità e giustizia.
-Le mani sono reintegrate di cui a una è stato tolto il globo.
-Il panneggio della veste è stato ammorbidito e in parte raschiato,risulta più morbido di come doveva essere.
Il Ciborio di Santa Cecilia in Trastevere.
Realizzato nel XIII secolo da Arnolfo di Cambio,nella Basilica di Santa Cecilia in Trastevere,Roma.
Commissionato dal cardinale francese Jean Cholet.
Tecnica e materiale:
bassorilievo in marmo,marmo cosmatesco,dorature,marmo nero e bianco.
Modelli di riferimento:
arte cistercense,scultura gotica ile de france,Nicola e Giovanni Pisano,architettura romana imperiale e tardoantica,arredamento liturgico paleocristiano,mosaico cosmatesco altomedievale,ciborio di san Paolo fuori le mura.
Iconografia:
Parte superiore:
nei timpani angeli reggi rosone.
Parte mediana:
nei pennacchi degli archi trilobate,profeti con cartigli,ed elementi fitomorfi sulla chiave di volta e nell’interno.
Ai fianchi dei pennacchi figure di santi;santa Cecilia,san Valeriano,san Tribuzio a cavallo,sant’Urbano.
Parte inferiore:
capitelli e colonne di cui uno figurato con quattro teste a coppie femminili e maschili.
Lettura formale:
a forma di parallelepipedo,coronato da un baldacchino culminante in una lanterna a forma gotica,cuspidi e pinnacoli,
All’interno
la volta a crociera,timpani sormontati da gables(gattoni;ornamenti di foglie ricurve e salienti)archi a ogiva trilobati e capitello a crochet cistercensi,regge su colonne di marmo bianco e nero.
Il fondo è decorato da incrostazioni policrome cosmatesche.
Lettura stilistica:
Le figure aggettanti più o meno dal fondo,appaiono da vicino deformate e incongrue,ma acquistano coerenza da lontano e dal basso.
Mentre le figure si liberano dal supporto e girano nello spazio,che diviene parte integrante della scultura.
Si riconoscono riferimenti all’antico come la statua di Tiburzio a cavallo con quella equestre di Marco Aurelio in piazza del Campidoglio e altri monumenti di Roma.