"ROSSO MALPELO" è una novella di Giovanni Verga (scrittore italiano 1840/1922). La novella narra la storia di Rosso Malpelo, un ragazzo adolescente dai capelli rossi. Inasprito da pregiudizi che la mentalità popolare attribuisce a chi ha i capelli rossi, non trova affetto nemmeno dalla madre che non si fida di lui infatti sospetta che Malpelo rubi soldi dallo stipendio che porta alla famiglia. Lavora col padre, Mastro Misciu che è l'unico che gli dimostra affetto.Spinto dal disperato bisogno di soldi, Mastro Misciu accetta una pericolosa richiesta del padrone: di lavorare all'abbattimento di un pilastro. Una sera, mentre sta scavando, quel pilastro gli cade addosso. Il figlio, che ha assistito all'incidente, nella disperazione, chiede aiuto e inizia a scavare con le mani nude, ma Mastro Misciu resta sepolto sotto la montagna di rena.Dopo la morte del padre, alla cava viene a lavorare un ragazzino soprannominato "Ranocchio" per il suo modo claudicante di camminare. Viene adottato da Malpelo che da un lato lo protegge e dall'altro lo tormenta picchiandolo e maltrattandolo nell'intento di insegnargli a vivere in quel mondo così duro e crudele. Quando viene ritrovato il cadavere di Mastro Misciu, Malpelo custodisce come tesori gli oggetti appartenuti al padre. Ranocchio si ammala e poco dopo muore. Malpelo, ormai solo, assume il compito rischioso di esplorare una galleria abbandonata dalla quale non è più uscito e ancora oggi i lavoratori hanno paura di vederselo spuntare da un momento all'altro. Ho scelto questo racconto perché spiega bene un' aspetto degli adolescenti, ovvero il fatto che spesso giudicano solo dall'apparenza senza dare valore al carattere e alla personalità.