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Dame, Cavalieri, Armi, Amori e Follie - Coggle Diagram
Dame, Cavalieri, Armi, Amori e Follie
L' Umaninesimo e il Rinascimento
Tra il '400 e il '500, in Europa si diffonde una nuova visione el mondo:
L'Umanesimo
Le persone comprendono che al centro di tutto non c'è Dio
E in questo modo il mndo "Rinasce"
Si espande così l'idea che lo scopo della vita, non è quello di guadagnarsi un posto accanto a Dio e di considerarlo per tutta la vita, ma invece quello di migliorare l'uomo e la formazone dell'umano
Le Signorie e gli intellettuali cortigiani
Dalla fine del XIV secolo in Italia, delle famiglie ricche, prendono potere in diversi territori, dando vita alle signorie
In queste corti l'attenzione per l'arte e la cultura è straordinaria
Esse seguono il modello di Augusto: Abbondare l'arte e la letteratura
L'economia crebbe, vennero scritte tante opere (anche da autori come Torquato Tasso e Ludovico Ariosto)
L'età della Controriforma
Nel corso del '500 la chiesa si scontrò con Martin Lutero, che voleva elimnare la mediazione della chiesa tra Dio e i fedeli.
Da qui vennero scritte tante opere filosofiche sugli avvenimenti che si succedevano
Da Aristotele
Da Pietro Bembo
Boccaccio
Petrarca
Venne anche chiamato il Concilio di Trento
La trasformazione della figura del cavaliere
I cavalieri nel '500 tendono a perdere importanza per:
L'invenzione delle armi da fuoco
La creazione di eserciti permanenti e mercenari
Per questo vengono scritti dei racconti, narranti le imprese eroiche dei cavalieri.
Esse non vengono più cantante dai giullari, ma vengono mostrate nelle corti
I poemi Cavallereschi
L'Orlando Furioso
Don Chisciotte
Il tramonto del poema epico
I poemi cavallereschi, vengono svuotati all'arrivo di Don Chisciotte, un nobile che appunto impazzisce leggendo testi sulle imprese cavalleresche
Con l'ironia di Don Chisciotte, porta al tramonto del poema cavalleresco, ma non alla fine dell'epica
Tuttavia l'epica non scompare, ma si divide in molte forme diverse, accomunate dall'intento di rappresentare i valori di un popolo
Ludovico Ariosto e l'Orlando furioso
Il poema cavalleresco prima di Ariosto
In Italia, si diffuse la pratica del giullare e con essa anche le vicende del ciclo Carolingio e del ciclo bretone
Conosciamo quindi la figura dell'Orlando
Un Cavaliere ai tempi di Carlo Magno,
Il suo animo è inflessibile e deciso
In particolare quella dell'Orlando innamorato (di Matteo Maria Boiardo)
Dove il nostro protagonista si innamora della bella Angelica,, inviata da Carlo Magno per rendere i cavalieri più agguerriti
Infine ella viene rispedita in Francia, affinché l'Orlando e tutti gli altri guerrieri combattano con il massimo coraggio contro i Mori
Le vicende biografiche
Nasce a Reggio Emilia
Inizialmente studiò legislatura, ma poi riuscì a dedicarsi alla letteratura
Dopo la morte del padre e del maestro è costretto nel 1503 a trasferisrsi nella reggia del cardinale Ippolito d'Est
Non ha molto tempo da dedicare alla letteratura e non ha nemmeno abbastanza slodi per continuare una propria vita, ma durante questi anni conosce Alessandra Benucci, la donna della sua vita
Nel 1517, dopo aver disubbedito ad un ordine del cardinale, va dal duca Alfonso d'Este, che gli concede più tempo per scrivere i suoi libri
Dopo alcuni anni, riesce a stabilirsi autonomamente a Ferrara
Muore sempre a Ferrara nel 1533
L'Orlando Furioso
L'opera è scritta in ottave: Storfe in otto versi endecasillabi
E' composto da 46 canti
Lo schema delle rime è: ABABABCC
Ariosto lavorò molti anni al completamento dell'opera
Per far in modo che il linguaggio fosse perfetamente corretto: il volgare toscano illustre
Il narratre è onniscente e nell'opera troviamo la tecnica dell'entrelacement
Quindi una continua interruzione dell scene e una successiva ripresa, che creano una sorta di intreccio
Il narratore spesso interviene con commenti ironici. Ariosto infatti nella sua opera non crea un'atmosfera bassa, ma appunto una basata sull'ironia
L'orlando Furioso è l'opera che rappresenta meglio più di tutte il secolo rinascimentale
L'ronia, non lascia al lettore il modo di affezionarsi ai personaggi, ma gli permette più di concentrarsi sull'arte e sulla letteratura