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:flag-it: La Seconda Guerra d'Indipendenza :gun: - Coggle Diagram
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La Seconda Guerra d'Indipendenza
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DOPO IL '48 IN ITALIA
seguì
Un periodo in cui i sovrani cercarono di tornare all'assolutismo monarchico e misero in atto dure condanne nei confronti dei patrioti che avevano partecipato alla rivoluzione
rimasero
Realmente liberi
Sardegna
appoggiate e sostenute
Dai patrioti che contavano sul re piemontese Vittorio Emanuele II come era già avvenuto in passato con suo padre
Piemonte
lo fecero
Il lombardo veneto
Il regno delle due sicilie
Lo stato pontifico
Il granducato di toscana
LO SVOLGIMENTO DELLA GUERRA
A magenta
si svolse
La prima battaglia, in cui i Sardi fecero arretrare l'esercito austriaco
Il generale Garibaldi e i suoi volontari
liberarono
Le valli dell'alta Lombardia
occuparono
Brescia e Bergamo
I comandanti Napoleone III e Vittorio Emanuele II
invasero
Milano
Napoleone III
firmò
Un armistizio a Villafranca con l'Austria, a insaputa del Piemonte
si opposero
Alla guerra anche il Granduca di Toscana, il Duca di Modena e il Papa
avendo
Paura che avessero potuto intromettersi altre potenze europee e che L'Italia avesse potuto ingrandirsi, compromettendo la supremazia della Francia
stabiliva
L'interruzione della guerra
La cessione della Lombardia da parte dell'Austria
Il ripristino dei sovrani sui troni di Toscana e d'Emilia
L'INIZIO DELLA GUERRA
Cavour
respinse
L'Ultimatum dell'Austria, che chiedeva il disarmo da parte delle truppe piemontesi
La Francia
corse
In soccorso alla Sardegna, come stabilito nell'accordo
iniziò
La Seconda Guerra d'Indipendenza
iniziò
Ad armare il suo esercito.
CAMILLO BENSO DI CAVOUR
fu eletto
Nel 1852 presidente del Consiglio dei ministri
pensò
Che per far diventare la Sardegna una potenza europea doveva espandere il territorio
cercò
Di amicarsi la Francia, che era sotto napoleone III, e l'Inghilterra
creò
Con la Francia l'accordo di Plombieres, che stabiliva l'aiuto alla Sardegna in caso fosse stata attaccata
decise
Di sostenere i patrioti italiani più moderati per costruire uno stato unito e indipendente
governò
La Sardegna, che fece diventare uno stato moderno e organizzato
prese
I soldi tassando anche i ceti sociali che di solito non pagavano e creò la Banca nazionale
era
Sostenitore della libertà e del progresso, la sua idea era lontana dall'assolutismo monarchico
si dimise
Dopo il tradimento della Francia
tornò
Però a capo della Sardegna, proponendo a Toscana ed Emilia di unirsi al suo stato
si unirono
Il marzo 1860
erano tornate
Le speranze di un'Italia Unita