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GIOVANNI PASCOLI, Poeta fanciullo, Uno dei maggiori rappresentanti del…
GIOVANNI PASCOLI
VITA
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Si laurea in lettere all'Università di Bologna,dove insegnerà prendendo il posto di Carducci
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Pascoli segna una svolta fondamentale nel processo di rinnovamento culturale e stilistico. Ha una cultura positivista e classicista basata sul valore delle piccole cose, della famiglia,della casa,del lavoro.
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Uno dei maggiori rappresentanti del Decadentismo in Italia ,si ricollega ai poeti maledetti.
Rivoluzionario della tradizione:Al linguaggio dotto della tradizione sostituisce un lessico preciso,aperto a termini stranieri,usa anche risonanze,onomatopee,pause ed enjambement.
In ogni uomo si cela un fanciullino,per cogliere la realtà nella sua pienezza bisogna retrocedere a un linguaggio infantile.
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Prima edizione nel 1891,ultima nel 1903. Consta di 156 poesie in cui Pascoli vuole cogliere gli aspetti più nascosti del reale.
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Linguaggio: Simbolico;allusivo;educativo. Vuole creare un linguaggio nuovo anche se usa una metrica tradizionale.
E' presente un forte fonosimbolismo. Pascoli ripropone una sintassi elementare perchè come in un bambino lo stupore prevale sulla ragione. Tra una frase e l'altra intercorre un vuoto,spesso reso da punti di sospensione, per riempirlo con l'interiorità del poeta.
X Agosto: poesia dedicata alla morte del padre,è presente il tema del nido, il rapporto tra uomo e natura che va degenerando. Pascoli prende esempio dall'humanitas di Cristo.
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