Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE - Coggle Diagram
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
1) una nuova fonte di energia il vapore
la rivoluzione industriale è legata all'invenzione delle macchine a vapore. James Watt nel 1765 inventò il motore rotativo a vapore, e nel 1781 applicò questa macchina a un telaio tessile. Nel 1829 grazie a Stefenson nasce la prima locomotiva a vapore; nell'ottocento di propaga in tutta Eruropa e negli stati uniti e la prima fase finisce nel 1970.
2) perché in inghilterra
Grazie a Elisabetta I l'Inghilterra era dotata della flotta più grande e potente del mondo. Grazie alla tratta degli schiavi e ai commerci, erano affluiti in Inghilterra enormi ricchezze. Lo stato inglese promulgò le leggi necessarie per lo sviluppo della nascente industria e prima ancora alla riorganizzazione dell'agricoltura.
3) l'Inghilterra trasforma i campi aperti in campi chiusi
Prima del XVIII secolo le proprietà terriere erano sparpagliate sul territorio fino a quando lo stato inglese non promosse, con leggi apposite, l'accorpamento dei terreni agricoli in grandi possedimenti terrieri.
4)grazie alla gentry
(fattori esperti che gestivano i latifondi) ,
i campi chiusi fruttano rendite altissime
i latifondi riorganizzati iniziarono a produrre gradi rendite. la grande proprietà (campo chiuso) fu divisa in quattro parti: il
bosco
che produceva legname, ghiande per i suini e cacciagione; il
pascolo
che nutre bovini e pecore che producono carne, concime, lana e latticini;
miniere
e
mulini
che producono carbone e ferro; i
campi coltivati
, a loro volta divisi in quattro parti che producono creali, piante primaverili e autunnali e l'ultima parte produce trifolgli per il bestiame e rape.
5) la grentry e l'aristocrazia accumulano il capitale
le richezze prodotte dall'agricoltura formano il capitale necessario per migliorare il latifondo o per investire in altri settori. Questo sistema dove il capitare serve a produrre altro denaro si chiama capitalismo.
6) gli inventori creano nuove macchine tessili
il capitale prodotto dall'agricoltura servì a finanziare l'industria nascente che poteva contare su importanti invenzioni tecnologiche: nuovi filatoi e nuovi telai meccanici.
7) James watt brevetta la macchina rotativa a vapore: inizia la rivoluzione industriale
James watt era un tecnico e assistente presso la facoltà di fisica dell'università di Glasgow. Migliorò prima le pompe a vapore utilizzate per aspirare l'acqua delle miniere e nel 1781 brevettò la macchina a vapore rotativa che grazie a una cinghia trasmetteva il movimento ai telai dei filatoi. Questo fu il primo passo della rivoluzione industriale.
8) nasce la fabbrica e gli operai diventano consumatori
grazie alla macchina di watt nascevano le prime fabbriche spesso nei centri città. In questi edifici molto grandi, si concentravano un gran numero di macchine e vi lavoravano moltissimi operai. Queste nuove opportunità lavorative attiravano centinaia di migliaia di contadini poveri che si trasferirono in città, questo fenomeno si chiama urbanesimo. Gli operai grazie al loro stipendio e quello che ne ricavavano diventavano dei consumatori dei nuovi beni prodotti e costituivano la domanda di massa di questi beni di consumo.
9) una prodigiosa crescita demografica
il mercato dei compratori si allargava sempre di più, questo richiedeva una produzione maggiore. Per fra ciò occorreva più mano d'opera che a sua volta aumentava i consumi. Questa è un'aspirale virtuosa. Oltre a questo va specificato che ci fu un'enorme crescita demografica, per tre ragioni principali: la fine delle grandi epidemie, la diminuzione della mortalità dell'alcolismo e l'aumento delle nascite dovuto alla disponibilità economica delle giovani coppie di lavoratori
10) Adam Smith inventa la divisione del lavoro
Adam Smith è un economista scozzese che nel 1776 inventò un nuovo metodo per la divisione del lavoro. Mentre il vecchio artigiano realizzava il prodotto dall'inizio alla fine con il metodo di Adam Smith il prodotto veniva realizzato dopo una serie di operazioni distinte, ogni operazione veniva realizzata da operai specializzati solo in queste.
11) lo stato asseconda la formazione del capitale
lo stato promulgò delle leggi per assecondare la formazione del capitale:
1.Una politica del credito che prevedeva tassi di interesse molto più bassi (passando dal 10 a 3%). 2. aiuti militari della marina alle compagnie che si occupavano di esportare o importare merci dall'estero riccorendo se necessario all'uso della forza.
leggi sul lavoro che liberalizzavano le nuove attività economiche a scapito delle vecchie corporazioni e poi una politica sociale che sacrificava spesso i diritti dei lavoratori. Le donne venivano pagate la metà degli uomini, i bambini orfani lavoravano 12/14 ore al giorno in cambio di un condizioni miserevoli.
12) con la locomotiva a vapore ha inizio la rivoluzione dei trasporti
George Stephensson costruì un modello di locomotiva a vapore molto performante e nel 1829 vinse una gara procedendo alla velocità di 60 chilometri all'ora. Successivamente realizzò la linea ferroviaria Liverpool Manchester. Iniziò così l'era della ferrovia e i costi dei trasporti sia delle persone che delle merci, diminuì del 30%.
13) il capitalismo inglese è liberale e liberista
liberalismo
in politica significa libertà di ogni individuo dei poteri dello stato.
Liberismo
in economia significa libertà degli individui da poteri dello stato per quanto riguarda i diritti economici.
Col liberismo si prmuove la totale libertà di iniziativa degli imprenditori, la assenza delle tasse doganali, la assenza dei monopoli di stato, l'assenza di leggi a protezione dei lavoratori (libertà di assumere e di lincenziare, libertà di decidere i salari ecc...) e libera concorrenza.
14) con la rivoluzione industriale gli operai guadagnarono o persero?
Per molti anni gli studiosi considerarono il fenomeno dell'urbanesimo con la trasformazione di milioni di lavoratori agricoli in operai delle città in modo molto negativo. Oggi, tutta via, molti studiosi considerano l'urbanesimo come un fenomeno con numerosi risvolti anche positivi. I rapporti tra salari dimostrano, infatti, che un operaio di fabbrica di nutriva meglio di un agricoltore tradizionale.