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DALLA SINISTRA STORICA ALLA CRISI DI FINE SECOLO - Coggle Diagram
DALLA SINISTRA STORICA ALLA CRISI DI FINE SECOLO
La politica economica della Destra aveva suscitato un grande malcontento, pertanto V. Emanuele II chiamò al governo un esponente di Sinistra
Agostino Depretis
: atuò una serie di riforme che ammodernarono lo stato e promossero o sviluppo industriale
Depretis strinse un accordo con il leader della Destra storica, Minghetti. Si parlò di "
trasformismo
", che determinò la formazione di un grande blocco centrista con l'obiettivo di inibire gli attacchi a una politica moderata da parte delle frange più estreme del parlamento
Effetti:
clientelismo, e corruzione
RIFORME
Riforma scolastica:
legge Coppino
rende l'istruzione elementare obbligatoria per tre anni
Riforma elettorale: allargamento del suffragio ai maschi maggiorenni che sanno leggere e scrivere o che hanno un reddito annuo di 19 lire
Riforma fiscale:abolizione della tassa sul macinato; introduzione della tariffa doganale
Riforma monetaria:abolizione del corso forzoso; sviluppo del sistema bancario
POLITICA ECONOMICA
A partire dall'ultimo decennio dell'800, si assistette a un vero e proprio decollo industriale; anche se l'industrializzazione si concentrò soprattutto nel cosiddetto "
triangolo industriale italiano
" (Torino,Milano,Genova)
La Sinistra promuove il
protezionismo
, favorendo le
aziende cerealicole
del Nord;ma penalizzando le
aziende vinicole
e le
colture specializzate
del Sud.
POLITICA ESTERA
: nel far fronte all'isolamento dell'Italia in campo internazionale, fu stipulata la
Triplice alleanza
con Germania e Austria concordando il
reciproco intervento
in caso di attacco:
Il Governo italiano decise diede il via ad una politica espansionistica in virtù della diffusione di un forte sentimento
nazionalista
, per far fronte alla disoccupazione ; implementare le commesse statali per l'industria pesante
Acquisto della
Baia di Assab
e tentativo di conquista dell'Etiopia, fallito con la sconfitta a
Dogali
1887: Presidente del Consiglio
Francesco Crispi
Riforma del codice penale (
Codice Zanardelli
) che aboliva la pena di morte e legittimava il diritto di sciopero
Ampliamento dei poteri repressivi della polizia
Politica anticlericale
:abolizione dell'insegnamento della religione come materia nelle scuole elementari
POLITICA COLONIALE: Crispi estende la presenza dell'Italia in Africa orientale e firma il
Trattato di Uccialli
(1889) con l'imperatore dell'Etiopia Menelik
Nel 1892, Crispi si dimette in favore di
Giolitti
Nasce il
Partito socialista
italiano e il movimento politico della
Democrazia cristiana
. Si assiste alla
Rivolta dei Fasci siciliani
e allo
Scandalo della Banca romana
. Quest'ultimo coinvolge lo stesso Giolitti, il quale si dimette
Crispi torna al governo promuovendo una campagna militare contro l'Etiopia ma viene sconfitto ad
Adua
: a questo punto decise di dimettersi definitivamente
Dopo la sua caduta aumentarono le
spinte reazionarie
. Si decide di adottare una politica repressiva contro le tensioni sociali.
6 maggio 1898
a
Milano
il generale
Fiorenzo Beva Beccaris
spara cannonate sui manifestanti
Le tensioni culminano con il regicidio di
Umberto I (29 luglio 1900)
Vittorio Emanuele III
viene nominato re e intraprende la strada della pacificazione affidando il governo a Zanardelli